Bambino morso da vipera nella Provincia di Trento. Una vipera ha morso un bimbo di sei anni che è stato immediatamente trasportato in ospedale ed ora è sotto osservazione. I suoi genitori sono molto preoccupati e l’equipe medica del Centro antiveleni Aoui Verona, dove è stato ricoverato, lo sta curando così da evitare una tragedia. Si attendono aggiornamenti.

Bambino morso da vipera, ricoverato d’urgenza

In Trentino, una vipera ha morso un bambino di sei anni mentre era in campagna con la sua famiglia. La vicenda ha avuto luogo a Cles in provincia di Trento. Una volta fatta la segnalazione da parte dei genitori dopo che il figlio è stato preso di mira dall’animale, i soccorsi del 118 sono giunti immediatamente sul posto ed hanno portato il piccolo al Centro antiveleni di Borgo Trento a Verona, trasportandolo con urgenza in ambulanza.

Come sta adesso

“Le condizioni cliniche del bambino – informa l’Azienda ospedaliera di Verona – sono sempre state stabili. E’ il primo morso di vipera della stagione, in anticipo rispetto al solito”, ha spiegato il direttore del Centro antiveleni Aoui Verona, Giorgio Ricci, uno dei dieci centri nazionali riconosciuti dal ministero della Salute e con pertinenza territoriale su Triveneto e provincia di Brescia. “Siccome si tratta di un bambino – ha continuato – è stato necessario il ricovero per l’osservazione perché, a volte, il siero può dare reazioni”.

Come comportarsi dopo essere stati morsi da una vipera

Il morso di una vipera può essere molto pericoloso ed è per tale motivo che quando succede bisogna intervenire immediatamente. E’ possibile riconoscere il morso perché sulla pelle saranno visibili due fori distanti circa un centimetro tra loro: sono i segni dei denti veleniferi; in alcune situazioni il foro è uno solo. Otre al segno, dolore e bruciore sono due conseguenze del morso che manifestano poi edema, eritema e bolle che tendono a svilupparsi lungo la zona interessata.

La prima cosa da fare in caso di morso è mantenere la calma in quanto entrare in una situazione di stress e ansia facilita la diffusione del veleno, qualora ci fosse. E’ poi necessario sfilare subito anelli, bracciali, orologi e altri accessori, prima che la zona colpita si gonfi.
Successivamente, bisogna lavare la ferita con acqua corrente e disinfettare se si ha a disposizione acqua ossigenata o permanganato di potassio. Poi passare alla fasciatura e provare a comprimere la zona del morso, senza ricorrere al laccio emostatico, in seguito è fondamentale recarsi al Pronto soccorso.

Per far sì che tutto si risolva, è importante non eseguire alcune azioni come iniettare da sé il siero antivipera, poiché sarà necessario l’intervento di un esperto in quanto se iniettato in prossimità della ferita la sua efficacia è nulla. Inoltre, vi è il rischio che senza un controllo medico, il farmaco scateni una reazione di avversità dell’organismo fino a sfociare allo shock anafilattico. Secondo stime e studi portati avanti in questi anni, sembra che in Italia sono sempre di più i decessi avvenuti come diretta conseguenza del veleno di vipera.

Un altra cosa da non fare è usare tattiche da manuale di sopravvivenza, come rimedi fai-da-te. Quindi bisogna evitare di incidere la ferita, aspirare il sangue con la bocca, applicare pomate o disinfettanti alcolici. Fare riferimento ad alcool o antidolorifici è fortemente sconsigliato dagli esperti poiché il loro effetto vasodilatatore potrebbe favorire la diffusione del veleno nell’organismo.

In circa 12 ore, qualora il soggetto non sia giunto in Pronto Soccorso, cominciano a comparire vescicole, infiammazioni alle vie linfatiche e gonfiori alle ghiandole. Esse dipendono da diversi fattori come la dose di veleno assorbito, la temperatura atmosferica, il peso del soggetto. Nelle situazioni più gravi possono manifestarsi scompensi emodinamici, digestivi, problemi di coagulazione del sangue, turbe renali e neurologiche, difficoltà respiratorie. Uno dei primi segnali della gravità della situazione è dato dal fatto che la persona morsa non riesca a tenere gli occhi aperti, si tratta di un segno che il sistema nervoso ha subito dei danni.