Donazione placenta Udine. – La prima donazione di placenta è stata eseguita ad Udine in Friuli di Venezia Giulia. Per questo intervento hanno collaborato la Clinica di Ostetrica e Ginecologia dell’Ospedale di Udine, il Centro Regionale Trapianti e Banca dei Tessuti del Veneto.

Donazione placenta Udine

Succede per la prima volta in Friuli di Venezia Giulia. La prima donazione di Placenta per la quale hanno collaborato la Clinica di Ostetrica e Ginecologia dell’Ospedale di Udine, il Centro Regionale Trapianti e Banca dei Tessuti del Veneto.

All’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine è stata possibile per la prima volta eseguire una donazione di placenta. Un passo davvero molto importante. Per la mamma e per il bambino non ci sono conseguenze.

Si tratta di un processo differente e diverso rispetto alla donazione del sangue del cordone ombelicale. A seguito del trattamento della placenta per la separazione della membrana amniotica, questa stessa rimane conservata alla Banca dei Tessuti e resa disponibile nei reparti in cui verrà richiesta.

La membrana amniotica, ovvero quella che di norma viene scartata dopo il parto, è dotata di diverse e importanti proprietà rigenerative. Per questo, può essere usata con ottimo esito in situazioni cliniche anche complesse come ad esempio: ustioni estese, ulcere che guariscono difficilmente oppure, in caso sia polverizzata e usata all’interno di distillati come un collirio, serve per rendere più facile la guarigione di ferite all’occhio.

Chi può donare la placenta?

Non per tutte le mamme è possibile donare la placenta. E’ bene sapere che sono molti gli esami a cui si dovrà essere sottoposti prima di procedere con la donazione. Ci sono delle indicazioni, delle linee guida per il prelievo, per la processazione e per la distribuzione dei tessuti a scopo di trapianti. Queste regole sono state scritte e stabilite 10 anni fa, esattamente a luglio dal Centro Nazionale Trapianti (ovvero l’autorità competente del Servizio sanitario nazionale italiano in materia di donazione e trapianto di organi solidi, tessuti umani e cellule, incluse le cellule staminali emopoietiche e quelle riproduttive).

Queste regolamentazioni specificano che si può donare la membrana amniotica quando il parto avviene mediante taglio cesareo programmato e dopo la 35esima settimana. Bisogna considerare che è possibile farlo a patto che non vi siano malattie considerevoli nella mamma o nel bambino.

Ma quando è possibile donare la placenta? A spiegarlo è la direttrice della Clinica Lorenza Driul:

“La placenta può essere donata quando il parto avviene mediante taglio cesareo programmato dopo la 35esima settimana e non vi sono malattie importanti nella mamma o nel bambino. Il personale sanitario della Clinica di Ostetricia propone la possibilità di donare la placenta alle mamme nel corso della gravidanza, prima del cesareo.”

Come si forma?

Conosciamo meglio allora proprio la placenta. Possiamo provare insieme a rispondere alle domande più spontanee se solo si pensa a questo organo così particolare. Che cos’è? Si tratta di un organo deciduo. Detto così perché è temporaneo. La sua formazione si verifica nell’utero durante la gravidanza.

Ma come si forma la placenta? Il processo di formazione della placenta è detto placentazione. Questa prende forma attraverso la penetrazione dei villi coriali (ovvero il tessuto che costituisce la placenta e derivano dallo stesso uovo fecondato che si differenzia in embrione, placenta e membrane) nell’endometrio e permette durante la gestazione, la regolazione del passaggio dei gas respiratori, oltreché dei nutrienti, degli anticorpi e anche delle sostanze di rifiuto tra madre ed embrione.

La placenta, inoltre, è composta dal sacco amniotico e dal cordone ombelicale. Una è vena più grande che trasporta il sangue ricco di ossigeno e sostanze nutritive dall’utero al feto tramite la placenta. due arterie più piccole che trasportano il sangue privo di ossigeno e i rifiuti metabolici dal feto alla madre.