Verona, spari ai migranti. Qualcuno non gradisce i migranti a Verona e non fa nulla per nasconderlo. Succede infatti, da almeno un paio di settimane, che ci siano cittadini che sparino, con fucili ad aria compressa, ad alcuni gruppi di migranti. Gli episodi sono stati registrati A Verona, Santa Lucia nell’area delle panchine di via Valeggio dopo il lavoro, dalle finestre di qualche appartamento che si trova li vicino. L’ultimo mercoledì scorso, avvenuto verso le 21. Subito dopo il gruppo di ragazzi colpiti, ha citofonato ai condomini della zona per cercare di individuare il punto di provenienza. I fatti sono stati resi noti alle forze dell’ordine, a seguito del ferimento ad un occhio, in modo serio, di uno dei colpiti. Le vittime, infatti come descritto proprio da alcuni testimoni e dagli stessi migranti presi di mira, sono state colpite diverse volte con i pallini sparati e, in un caso, una di loro ha rischiato gravissime conseguenze a un occhio al punto che è dovuta intervenire l’ambulanza inviata dal Suem 118. Il ferimento ha fatto alzare l’attenzione delle forze dell’ordine, anche perché alcuni residenti hanno denunciato il susseguirsi degli episodi. Descritti proprio come spari che arrivano solitamente, dalle finestre delle case di Santa Lucia, indirizzati contro i migranti che si ritrovano sulle panchine dopo il lavoro. Un vero e proprio caso di tiro a segno contro i migranti accusati di disturbare la quiete pubblica. I pallini gialli, sparati da un’arma ad aria compressa avrebbero colpito più volte gli obiettivi, e in uno degli ultimi casi avrebbero causato il ferimento di uno degli obiettivi presi di mira dal ‘cecchino’. Un pallino in un occhio che ha richiesto l’intervento del 118 e il ricovero in ospedale.

Verona, qualcuno spara ai migranti. Gli episodi vanno avanti ormai da due settimane

Gli attacchi sarebbero cominciati da circa due settimane, e sono sempre rivolti ad un gruppo di persone che semplicemente ha l’abitudine di ritrovarsi da quelle parti sulle panchine del parco. Ma se c’è qualcuno che cerca in modi affatto opportuni di far capire di non gradire la presenza dei lavoratori, qualcun altro si schiera al loro fianco, denunciando l’accaduto a supporto delle testimonianze delle stesse vittime. “Nei giorni scorsi sono state raggiunte dai pallini altre persone alla gola e alla testa, ma nessuno si era fatto male seriamente – il racconto di Edward, uno dei migranti preso di mira – questa volta invece è stato ferito un uomo a un occhio ed è stato portato in ospedale. Abbiamo spiegato tutto ai carabinieri e ho firmato la mia deposizione. Speriamo che riescano a identificare l’autore di un simile gesto”.
Tra l’altro, secondo alcuni testimoni, la zona di Verona dove si stanno verificando questi episodi, non sarebbe neanche nuova ad episodi di discriminazione nei confronti dei migranti: in passato, lo scorso giugno, qualche ignoto avrebbe infatti provato a cospargere di grasso proprio le panchine dove sono soliti incontrarsi dopo il lavoro. Un’azione compiuta chiaramente per fare in modo che qualcuno possa sedersi e sostare su quelle panchine. Intanto il presidente della quarta circoscrizione, Alberto Padovani, promette maggiori controlli in zona. E i carabinieri stanno cercando di risalire al ‘cecchino’. E anche le istituzioni stanno collaborando affinché finiscano questi episodi e venga preso il colpevole. “Non possiamo lasciare che il quartiere diventi un Bronx in cui la gente pensi di potersi fare giustizia da sola – il commento del presidente della quarta Circoscrizione veronese, Alberto Padovani – in questi mesi le forze dell’ordine si sono attivate. Spero che si possa arrivare a soluzioni definitive per ripristinare l’ordine e garantire una via sicura ai residenti”.