Chi è Riikka Purra, la leader del partito Veri Finlandesi che ieri ha ottenuto il 20% dei voti e guadagnato 46 seggi al Parlamento finlandese? L’esito delle elezioni in Finlandia ha acceso la curiosità sul profilo di Riikka Purra, leader della formazione di estrema destra che ieri si è imposta sul partito socialdemocratico guidato da Sanna Marin. In prima posizione, invece, Petteri Orpo, leader di Kokoomus, Partito di Coalizione Nazionale alleato in Europa con il Ppe.

Ottenuta la maggioranza, Orpo aprirà ora un negoziato con entrambi i partiti per arrivare a formare un governo. L’interrogativo è con quale dei due partiti rivali Orbo sceglierà di allearsi per ottenere la maggioranza in Parlamento. Ad ora la scelta sembra potrà ricadere proprio per i Veri Finlandesi, un partito considerato dagli osservatori come di estrema destra. Questa lettura è stata in parte smentita da Petteri Orpo che ha dichiarato che “non esistono partiti di estrema destra in Finlandia“. In queste parole si può dunque leggere una sorta di apertura di Orpo verso un’alleanza con la Purra, al contrario di Sanna Marin, che in campagna elettorale aveva categoricamente escluso la possibilità di allearsi con i Veri Finlandesi.

Chi è Riikka Purra, la leader dei Veri Finlandesi

Riikka Purra è la leader del partito sovranista Veri Finlandesi, formazione conservatrice a tendenza euroscettica arrivata ieri seconda alle elezioni parlamentari in Finlandia.

La Purra nasce a Pirkkala nel 1977. Sin da piccola si interessa alla politica maturando una forte passione per l’ambientalismo che la porta a votare per i Verdi. Laureata in scienze politiche, prima di entrare in politica è stata un’insegnante e una ricercatrice. Attualmente risulta ancora in corso il suo percorso di studi di master in politica internazionale.

Nel 2016 Riikka Purra si avvicina ai Veri Finlandesi lavorando come responsabile della campagna elettorale di Laura Huhtasaari alle elezioni presidenziali del 2018. L’anno dopo entra in Parlamento e diventa la prima vice leader dei Veri Finlandesi. Inizia così il percorso che la porterà ad annunciare, nel 2021, la sua volontà di diventare la prima donna a guidare lo storico partito finlandese. La Purra raggiunge l’obiettivo nello stesso anno grazie a una campagna basata sulla rassicurazione che lei “non avrebbe mai partecipato a un governo non intenzionato a cambiare la linea politica verso l’immigrazione”.

Proprio il contrasto all’immigrazione è infatti il tema centrale dell’azione politica di Riikka Purra. Il suo programma in tema di politiche migratorie si basa infatti sulla chiusura delle frontiere, sul restringimento delle politiche per il ricongiungimento familiare e per l’ottenimento della cittadinanza, oltre che sull’abolizione dei sussidi per gli stranieri. La sua lotta all’immigrazione ha assunto peraltro un carattere personale quando la Purra ha riferito di essere stata molestata, in giovane età, da uno straniero. In tema di politica estera i Veri Finlandesi sono un partito fortemente atlantista e anti-sovietico, oltre che fermamente pro-Ucraina. Il partito ha appoggiato l’adesione della Finlandia alla Nato.

La formazione dei Veri Finlandesi è alleata, in Europa, con il gruppo Identità e Democrazia del quale fanno parte la Lega di Salvini e il Rassemblement di Le Pen. Il partito di Riikka Purra ha tuttavia, in realtà, una forte vocazione euroscettica, nonostante non abbia mai aderito alla campagna Fixit per portare la Finlandia fuori dalla Ue.

Riikka Purra, per i media è già la “Giorgia Meloni finlandese”

In riferimento alla sua linea dura in tema di immigrazione i media hanno paragonato la leader finlandese alla premier italiana Giorgia Meloni. La linea anti-immigrazione della Purra non può coincidere, tuttavia, con le richieste intavolate dalla premier Meloni per un rafforzamento dei meccanismi europei di accoglienza e redistribuzione. Difficile, quindi, immaginare una convergenza tra le due.

A proposito della leader italiana di Fdi, la Purra non ha peraltro mostrato alcun entusiasmo. In un’intervista rilasciata ieri a Repubblica, alla domanda “Cosa pensa della premier italiana?”, la Purra ha risposto “non conosco bene la politica italiana, non sono abbastanza preparata e non so dare un giudizio preciso“. Interrogata poi sulla possibilità – nel caso andasse al Governo – di un punto di contatto con la linea dell’esecutivo italiano data una possibile vicinanza ideale con Giorgia Meloni, la risposta è stata ancora più elusiva: “Ci sono tanti Paesi con cui possiamo trovare un punto di contatto, il fatto di essere due donne della destra Ue non mi sembra un elemento sufficiente“.