Complice il maltempo, che ha scoraggiato le partenze verso la Sicilia, sembra momentaneamente stabile la situazione sul fronte degli sbarchi di migranti a Lampedusa. Gli ultimi aggiornamenti parlano di un barcone con a bordo 35 migranti rimasto bloccato sull’isolotto di Lampione, nel canale di Sicilia.

Il mare mosso, con onde anche molto alte, ha di fatto ritardato il soccorso e il salvataggio dei migranti. Secondo le prime informazioni, sull’imbarcazione ci sarebbero anche anche alcune donne incinte. I soccorritori sono riusciti a portare dei viveri al gruppo di stranieri.

A proposito di Lampedusa, proprio in queste ore avrebbero dovuto recarsi sull’isola i deputati di Fratelli d’Italia Sara Kelany e Francesco Filini. Proprio per via delle cattive condizioni meteorologiche la loro visita alla locale Capitaneria di Porto è stata annullata. Nel frattempo, la guardia costiera italiana ha recuperato un altro corpo al largo delle coste italiane. Si aggrava così ulteriormente il bilancio del naufragio di Cutro.

Migranti a Lampedusa, il responsabile del poliambulatorio: “In aumento le donne in gravidanza, chi arriva dalla Tunisia ha segni di violenza”

Ad illustrare le condizioni di chi arriva sull’isola dal Mediterraneo, in cerca di un futuro migliore, è intervenuto il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Francesco D’Arca. Ormai abituato al soccorso di migliaia di migranti, D’Arca sottolinea come le condizioni sanitarie di questi ultimi siano “legate al Paese da dove partono”.

Chi arriva dalla Tunisia per esempio ha segni di violenza, così come possono avere problematiche legate alla traversata, a un naufragio o a un peregrinare per il Mediterraneo, quindi trovarsi in condizioni di disidratazione, ipotermia, malnutrizione. Queste sono le situazioni a cui dobbiamo generalmente fare fronte, oltre alla fascia di pazienti vulnerabili come le donne in gravidanza, spesso in gravidanza avanzata e a rischio per le fatiche del viaggio.

Il responsabile considera ormai “un dato consolidato”, e non “un fatto occasionale” come inizialmente si pensava, il sensibile aumento del numero di donne in gravidanza che arrivano a Lampedusa. Per queste pazienti sensibili è stato istituito “con lungimiranza” presso il poliambulatorio “un servizio di ginecologia h24“, che dà loro “il massimo di assistenza”.

Le condizioni cliniche dei migranti vengono valutate, comunque nessuno viene trasferito nei centri d’accoglienza se le sue condizioni cliniche non sono tali da consentirne il trasferimento, noi ci facciamo carico dell’assistenza sanitaria e delle cure.