Ricercatrice uccisa in Svizzera: arrestato un uomo. Valentina Tarallo si trovava a Ginevra per un dottorato quando è stata uccisa a sprangate: era l’11 aprile 2016. A distanza di 7 anni da quel tragico giorno il presunto omicida è stato catturato nei giorni scorsi in Senegal.

Ricercatrice uccisa, arrestato un uomo: era fuggito dopo l’omicidio

L’uomo, un 43enne senegalese, è il principale indiziato del delitto. Lo scorso 30 marzo il presunto assassino è stato arrestato dalle autorità locali nella periferia di Dakar, in seguito a un mandato di cattura internazionale diramato dalle autorità elvetiche. All’epoca del terribile femminicidio l’uomo, che aveva 36 anni, era stato identificato grazie alle impronte digitali trovate sulla spranga utilizzata per colpire Valentina. Finora era riuscito sempre a scappare utilizzando ben quattro identità false. L’uomo è vissuto anche in Italia, dove aveva sposato una donna di Varese, che l’ha poi denunciato per maltrattamenti. Probabilmente, data la sua nazionalità, non potrà essere estradato e verrà processato nel Paese.

La vicenda

Valentina Tarallo aveva 29 anni ed era originaria di Orta Nova. Viveva a La Loggia, comune metropolitano di Torino, e si era trasferita a Ginevra per lavorare come ricercatrice nell’ospedale universitario dopo la laurea in Biotecnologie. Proprio qui aveva conosciuto il ragazzo senegalese, che si era trasferito in Svizzera dopo essere stato espulso dall’Italia nel 2014, con cui aveva iniziato una relazione. La ragazza aveva però deciso di lasciarlo a causa della sua eccessiva gelosia, come avevano raccontato alcuni amici. In un primo momento era stato ipotizzato un tentativo di rapina finito in tragedia, stando a quanto avevano riferito i media locali.

Il cadavere di Valentina era stato ritrovato sotto casa in Avenue de La Croisette, a poca distanza dall’ospedale in cui la vittima lavorava. L’arma del delitto era stata lasciata sul posto. Solo successivamente le indagini avevano chiarito il ruolo dell’uomo, poi incastrato dalle impronte digitali. Ma lui era già fuggito all’estero.