La scorsa settimana al Quirinale si è tenuto un incontro tra Sergio Mattarella e Mario Draghi. L’appuntamento era in agenda da tempo e si è svolto tra mercoledì e giovedì scorso. Pochi giorni dopo, il Capo dello Stato ha poi incontrato la premier Meloni: il colloquio è durato talmente a lungo da costringere la Presidente del Consiglio ad annullare la tappa a Udine, dove era previsto un comizio assieme al Presidente del Friuli Venezia Giulia Fedriga, oggi in corsa per la riconferma. Si è trattata dunque di una settimana densa di incontri per il presidente della Repubblica che nei giorni scorsi ha incontrato anche Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari.

L’incontro tra Matterella e Draghi ha dato adito alle ricostruzioni giornalistiche che hanno riportato come, in cima ai temi affrontati tra i due nel colloquio, ci fosse il Pnrr. Il Quirinale ha però ufficialmente smentito l’ipotesi che i due abbiano avuto una conversazione in merito.

Mattarella non ha discusso di Pnrr nell’incontro con Draghi: il Quirinale smentisce ufficialmente la ricostruzione

Nell’incontro della settimana scorsa tra il presidente della Repubblica Mattarella e l’ex premier Draghi, non si è discusso del Pnrr e, soprattutto, dei ritardi nell’attuazione del Piano. La precisazione è arrivata in una nota ufficiale dal Quirinale che ha smentito la ricostruzione fatta dai giornali.

Certo è che a molti un colloquio sul tema Pnrr è apparso probabile, soprattutto dopo i tumulti delle ultime settimane causati dall’ammissione del ritardo nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e Resilienza da parte del ministro Fitto. Il riconoscimento dell’esistenza di numerosi ostacoli alla piena realizzazione del Pnrr ha inevitabilmente determinato l’infiammarsi della polemica politica, con le opposizioni decise a denunciare l’incapacità dell’attuale esecutivo. Il Governo ha, di tutta risposta, difeso il suo operato addossando al precedente esecutivo guidato da Draghi e ha annunciato un’operazione verità per far capire agli Italiani come i precedenti governi abbiano realmente gestito il Pnrr.

Il je accuse del governo Meloni non è stato, come è evidente, particolarmente gradito all’ex presidente del Consiglio italiano. Pur non intervenendo ufficialmente, infatti, Mario Draghi ha fatto filtrare il suo malumore ribadendo di aver lasciato i conti in ordine e di non poter essere usato come scaricabarile. Al di là della mera politica, il tema però rimane: il rischio di perdere i fondi del Pnrr è concreto ed è urgente che tutti gli sforzi siano messi in campo perché progetti e risorse non vadano perdute. L’obiettivo del ministro Fitto è ora quello di trattare con l’Europa per allungare le scadenze del Piano, rimodulare progetti e mettere in campo l’ipotesi di utilizzare altri Fondi come quelli di coesione.

Di cosa abbiano parlato Mattarella e Draghi rimane un mistero, ma rimane la certezza della smentita del Quirinale, forse attento a non esasperare un clima di sfiducia e preoccupazione in merito al futuro del Pnrr.