Antonino Cannavacciuolo Cucine da incubo, un binomio vincente e squadra che vince non si cambia. Lo sanno bene ai piani alti di Sky visto che hanno confermato una nuova stagione del cooking show più famoso d’Italia il cui claim recita così: “Servizio scadente, piatti approssimativi e liti furibonde!”. Prodotto da Endemol Shine Italy per dieci anni di fila (ed è un segnale notevole), il programma prevede che il noto chef di Napoli sia chiamato ad affrontare missioni apparentemente impossibili in cucine complicate e disorganizzate dove i proprietari, ormai in chiara difficoltà, tentano di salvare le proprie attività mettendosi in gioco ed accettando di apportare quei grandi cambiamenti necessari al rilancio dei propri ristoranti. La parte divertente è che non sono solo le location a subire un cambiamento totale, ma anche staff e titolari che devono iniziare un percorso formativo ed emotivo che li porti a sviluppare nuove consapevolezze e competenze da usare per il futuro lavorativo. Un pentolone di emozioni forte che piace. Tanto che la nuova stagione è attesissima. E’ partita ieri… ecco cosa si sa.
Antonino Cannavacciuolo Cucine da incubo, la nuova edizione
Ecco come viene descritta dal blog d settore Tvzap:
“Dal 2 aprile 2023, ogni domenica per sei settimane, siamo tornati a sbirciare in queste cucine in difficoltà grazie ad una nuova stagione che, a detta dello chef, sarà particolarmente dedicata ai ristoranti a conduzione familiare. Abbiamo infatti avuto l’opportunità di rivolgere qualche domanda ad Antonino Cannavacciuolo per avere qualche anticipazione sui nuovi episodi e cercare di capire quali sono le criticità che maggiormente riscontra durante la realizzazione di questo show.”
Ci sono tante nuove città d’Italia comprese. Tante regioni che potranno, tra le righe, raccontare in tv la loro tradizione culinaria.
Antonino Cannavacciuolo Cucine da incubo, perché il programma è longevo
Chef Canavacciuolo è la ciliegina sulla torta di un programma piuttosto longevo che col tempo ha saputo portare alla luce diverse problematiche del mondo della ristorazione, spesso visto con troppa superficialità. Un servizio nell’intrattenimento che ha salvato tante situazioni e che quest’anno punta a supportare i ristoranti a conduzione familiare veri protagonisti della new season. Lo spiega lo stesso Antonino nazionale con queste parole:
“È diventato anziano Cucine da incubo. Le novità le devono portare chi sta nei ristoranti, dopo tutti questi anni di programma le persone devono prendere quello che hanno visto e metterlo in pratica. Quest’anno mi ha reso felice trovare molte famiglie che, anche per il periodo che abbiamo passato, si sono trovate in una situazione non bella e che quindi non riuscivano a rinnovare il ristorante. Abbiamo fatto un lavoro mirato sui locali e anche alzato l’asticella sui piatti: il prosciutto e melone è buono ma adesso si richiede qualcosa di più. In loro ho visto tanta fiducia e voglia di fare bene, è bello vedere i figli che hanno voglia di partire con un nuovo locale, vedere questi giovani che desiderano farcela è bellissimo. La prima puntata ci saranno genitori e figli e sarà molto toccante.”
Le tre stelle Michelin di Canavacciuolo
Non solo “Cucine da incubo” per Antonino Cannavacciuolo ma anche cucina di livello “stellare”. E’ notizia recente, infatti, il fatto che abbia ottenuto tre stelle Michelin. Il suo ristorante, “Villa Crespi” ad Orta San Giulio, in Piemonte, è diventato il dodicesimo in Italia a detenere questo titolo. Si tratta di un importante riconoscimento conferito allo chef di Vico Equense durante la nuova edizione della “Guida Michelin Italia 2023” che si è tenuta in Franciacorta. Un ottimo risultato e punto d’orgoglio anche per tutta la regione Campania i cui sapori vengono sempre portati nei piatti del re di Masterchef lanciato ai tempi in cui c’era ancora Carlo Cracco di cui ha raccolto l’eredità artistica.