Il bimbo morto a scuola a Sant’Antonio Abate, dopo un malore a scuola, forse poteva essere salvato. E’ quello che la Procura di Torre Annunziata dovrà verificare: cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo.

Bimbo morto a scuola Sant’Antonio Abate, il giallo del defibrillatore

Secondo quanto riferito dall’Ansa, l’attenzione della Procura si è focalizzata su quattro persone appartenenti all’organico della scuola e su un pediatra, che sono stati iscritti nel registro degli indagati. Gli inquirenti hanno sottolineato che si tratta di un atto dovuto. Infatti dovranno essere nominati dei periti di parte, dato che verrà effettuata l’autopsia della piccola vittima.

Il pediatra avrebbe visitato il bambino di 8 anni, senza rilevare alcun segno di una malformazione cardiaca, oppure di una eventuale disfunzione. Mentre il personale della scuola deve chiarire come mai non sia stato utilizzato il defibrillatore, comunque presente nell’istituto. Infatti non è chiaro se fosse guasto oppure se non ci fossero operatori che sapessero usarlo. L’autopsia dovrà quindi accertare se il mancato impiego di questo defibrillatore abbia compromesso l’esito dei soccorsi.

Il malore fatale

Il bimbo si è sentito male lunedì scorso, durante l’ora di educazione fisica. Era stato quindi sottoposto a un massaggio cardiaco, nel disperato tentativo di rianimarlo, prima di essere trasportato in ospedale a Castellammare di Stabia, dove è morto poco dopo. Stava partecipando al Progetto sport di classe e faceva parte anche di una squadra di calcio locale. Sgomenta l’intera comunità di Sant’Antonio Abate. La sindaca Ilaria Abagnale, con un lungo e commosso post pubblicato su Facebook, ha fatto sapere che verrà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali.

In occasione dei funerali, è mia volontà proclamare lutto cittadino, invitando la comunità a rispettare la privacy e il dolore dei familiari in questo momento così difficile.