Esplosione San Pietroburgo oggi, domenica 2 aprile 2023: morto un blogger russo. L’agenzia Ria Novosti riporta che è avvenuta all’interno di un caffè della città russa una terribile deflagrazione in cui ha perso la vita un noto blogger russo, Vladen Tatarsky. L’esplosione è avvenuta allo “Street Bar”, nel centro della città vicino all’Università; secondo la Tass sono state distrutte le vetrine su una quindicina di metri sulla strada.
Esplosione San Pietroburgo oggi, attentato per uccidere secondo prime fonti
Secondo le prime indicazioni raccolte dalla stampa russa, la bomba esplosa nel bar del centro di San Pietroburgo sarebbe stata nascosta in un “regalo” consegnato da una ragazza al blogger che poi è rimasto ucciso. Si trattava di una scatola contenente una statuetta, secondo una fonte citata da Ria Novosti.
Chi era il blogger russo morto
Vlader Tatarsky era noto per i suoi “post” polemici contro i vertici delle forze armate, ed era anche stato ricevuto nei mesi scorsi al Cremlino. Il quarantenne, nato in Ucraina nel Donbass, aveva oltre mezzo milione di “follower” sul suo profilo Telegram. Lo Street bar era stato affittato per un evento privato dal gruppo Cyber Front Z, che si definisce sui social network come formato da “soldati dell’informazione in Russia”. “C’è stato un attacco terroristico – ha dichiarato su Telegram la formazione – le nostre misure di sicurezza non sono bastate”, si è rammaricato. Secondo il ministero degli Interni, la polizia è sul posto per accertare quanto accaduto ed è presente il procuratore di San Pietroburgo. La Federazione Russa ha comunicato la morte dell’uomo con una nota: “È morto il corrispondente militare Vladlen Tatarsky, sono rimaste ferite sedici persone”.
Lavrov attacca l’occidente dopo l’esplosione: “Loro silenzio parla da solo”
Il ministero degli Esteri russo ha reso omaggio al blogger e corrispondente di guerra morto in seguito a un attentato a San Pietroburgo. Le persone come Vladlen Tatarsky “sono difensori della verità“, ha dichiarato la portavoce del ministro Maria Zakharova in un messaggio postato sul suo profilo Telegram, aggiungendo che l’assenza di reazione dai governi occidentali, “nonostante le loro preoccupazioni per il benessere dei giornalisti e della stampa libera parla da sola”