Pasqua è alle porte e con la festa arrivano anche i rincari in quasi tutti i settori principali. Un periodo poco fortunato per i consumatori, che continuano a fare i conti con una serie infinita di aumenti. Le motivazioni sono tante, ma non mancano anche le speculazioni. In esclusiva ai microfoni di Tag24 abbiamo fatto il punto della situazione con il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona.
Rincari Pasqua, Massimiliano Dona spiega i motivi
“I rincari sono preoccupanti e i settori coinvolti sono tanti. Riguardano soprattutto cibo e viaggi e se ci pensiamo sono quelli in cui si spenderà di più nel periodo pasquale”. Esordisce così il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona. Un’inflazione davvero elevata, un po’ come era già successo anche nel periodo di Natale. “Consideriamo che gli ultimi dati Istat che abbiamo elaborato sono relativi al mese di marzo. Questa settimana quindi dobbiamo aspettarci ancora di più perché gli aumenti più consistenti si registrano sempre a ridosso delle feste, in questo caso Pasqua, visto che la domanda sale”.
Cosa succederà allora questa settimana quando gli acquisti cominceranno a decollare? Rincari folli, che non riguardano però soltanto il settore alimentare. Un discorso simile infatti va fatto anche per chi ha in programma un viaggio. “Il costo dei trasporti ha subito una clamorosa impennata dovuta alla concomitanza di vari fattori – spiega il presidente Dona – . Il primo è l’aumento della domanda nel periodo delle feste, ma questo non basta. Al solito ci sono le speculazioni immotivate che portano a rincari smisurati”.
Per rendervi conto vi basterà cercare un volo nazionale nei giorni precedenti a Pasqua. Una semplice tratta solo andata Roma-Catania, giovedì 6 aprile ad esempio parte da 369 euro. Un volo per Palermo 253 euro. “Lo stesso fenomeno si è registrato sotto natale. Andare in Sicilia costava quasi quanto Roma-New York. Per dare una spiegazione, oltre che la domanda maggiore, dobbiamo parlare anche di caro carburante. La benzina è aumentata per tutti e sui costi di una compagnia aerea pesa fino il 40%. E poi c’è la carenza di personale legata al post covid che ha danneggiato sia le compagnie aeree low cost che quelle di bandiera”.
Come fare allora per muoversi in questi giorni senza spendere un occhio della testa? Massimiliano Dona prova a dare consigli utili ai consumatori: “Fare scelte intelligenti è l’unico suggerimento che posso dare. La flessibilità è il primo elemento utile anche se capisco che non tutti possono permetterselo. Se si può scegliere quando partire e non si hanno giorni obbligati diventa più facile trovare prezzi scontati. E poi è determinante confrontare i prezzi. Per i voli intercontinentali se volete risparmiare scegliete voli con scali che sicuramente costano meno dei diretti. Infine un piccolo trucchetto, dopo aver fatto la ricerca cancellate la cache del pc o prenotate da un altro portale, altrimenti il sistema vi riconosce e vi mostra un prezzo lievitato”.
La top ten dei rincari
Tra i rincari principali del periodo di Pasqua al primo posto c’è lo zucchero, che registra l’inflazione maggiore per i prodotti alimentari. Parliamo del 54,9% e pur non potendo essere definito come un prodotto tipicamente pasquale, è l’ingrediente base di tutti i dolci, colomba compresa. Al secondo posto il burro +25,8%, utilizzato sia per i dolci che come condimento per molte pietanze. Medaglia di bronzo per il primo vero prodotto caratteristico della Pasqua, le uova che salgono del 22,4% rispetto a marzo del 2022. Appena fuori dal podio le patate con +20,9%, che insieme ai carciofi sono impiegate come tipico contorno per l’agnello o il capretto.
Seguono formaggi e latticini molto utilizzati a Pasqua che salgono del 18%, la farina +17,8%), al settimo posto pasta sfoglia e pasta brisè +17,7%. Troviamo poi i prodotti di pasticceria freschi o confezionati con +16,2%. I contorni vegetali freschi come insalata, carciofi, spinaci, piselli con +9,4%. A chiudere questa speciale classifica, in decima posizione, sono i salumi +9,1%.