Giuseppe Sala su rischio fascismo in Italia, le parole del sindaco di Milano ospite di Lucia Annunziata durante la trasmissione Mezz’ora in più su Rai 3 sono destinate a far discutere. Il primo cittadino del capoluogo meneghino ha risposto interrogato sulle parole del presidente del Senato La Russa in merito all’attentato di Via Rasella che il rischio di un ritorno all’ideologia fascista è concreto e da combattere con grande fermezza. Non piace agli esponenti di sinistra il revisionismo storico, con il tentativo di cancellare o modificare fatti storici.

Sala sul rischio fascismo in Italia e la polemica di La Russa

“Il rischio fascista lo vedo ogni giorno e contro questo combatterò. Non sono per il muro contro muro, ma questa continua rimozione di quello che è stato non va bene. Riconciliamo, ma no a rimozione”, sono state le parole con cui Giuseppe Sala ha risposto interrogato sulle infelici frasi pronunciate dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, a proposito dell’attentato di Via Rasella e dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Grande la preoccupazione espressa dal primo cittadino che ha anche ribadito: “Io sarò sul palco il 25 Aprile. La continua rimozione di quella che è stata l’ignominia del fascismo in Italia non va bene“.

Gli attacchi al governo anche sui temi sociali e Pnrr

Sala non si ferma al fascismo quando critica l’azione del governo: “Vogliono portarci indietro per le trascrizioni dei figli di famiglie omogenitoriali. Il mondo è cambiato. Le trascrizioni di figlio omogenitoriali, lo dico da cattolico, vanno fatte. Se la socità cambia, devo farci conto” ma non ci sono solo i temi lgbt al centro delle polemiche Il foresterismo linguistico è un’idiozia. Io sono felice se i miei figli parlano inglese. La destra ha idee degli anni ’70”. Più complessa la situazione per i fondi del Pnrr: “Noi abbiamo progetti nel cassetto per rifare scuole, case popolari, per comperare bus. Se ci danno i fondi li investiamo. Non vogliamo togliere fondi a nessuno. Io ho detto che siamo pronti a investirli, se ci sono. Se ci sono fondi inutilizzati, che facciamo? Li buttiamo via? Tra il dire “posso investire” e essere “secessionista” non vedo un legame. Ripeto, non voglio togliere niente a nessuno”.