Influenza 2023, casi record. A cambiare non sono solo le stagioni ma anche i ‘corsi influenzali’.  Dal 2000 ad oggi, mai così tante persone hanno segnalato casi di febbre, mal di testa, raffreddore o mal di ossa in un periodo che va da ottobre a marzo. Da quando è stato creato il sistema di sorveglianza InfluNet dall’Istituto Superiore di Sanità i numeri non sono mai stati così alti: manca ancora un mese al termine del monitoraggio e i casi stagionali sfiorano già i 12,7 milioni. Il precedente massimo era stato nella stagione 2017-2018, quando era arrivato a 8,7 milioni.

Secondo Antonino Bella, responsabile scientifico InfluNet questo è un periodo poco usuale sotto molti aspetti: “A differenza degli altri anni, in cui il numero massimo di casi si raggiunge di solito a fine gennaio, il picco quest’anno è stato precoce, prima di Natale”.

Influenza 2023: è record di casi

I dati raccolti finora da InfluNet sui casi di influenza nel 2023 sono da record. A sottolinearlo Antonino Bella, responsabile scientifico del sistema innovativo del sistema di sorveglianza: “Questa caratteristica per certi aspetti rende simile la stagione attuale a quella del 2009-2010, l’anno della pandemia da ’suina’, quando si registrò un picco molto intenso intorno a novembre”.

Inoltre il picco è stato molto alto, con un’incidenza massima di 16 casi per mille abitanti. Un’altra anomalia segnalata è stata la lenta discesa della curva: “Rispetto ad altre stagioni in cui, dopo il picco, si verifica in genere un repentino calo dei casi, quest’anno la curva sta scendendo molto lentamente, con dei veri e propri periodi di stasi”.

Una curva che fa fatica a scendere

Secondo i dati riportati nel bollettino InfluNet del 31 marzo, negli ultimi sette giorni sono 342mila gli italiani che sono colpiti da sintomi influenzali, appena 15mila in meno rispetto alla settimana precedente. Il rapporto certifica inoltre la persistenza di virus influenzali: dei 661 campioni analizzati dai laboratori, 107 (il 16,2%) sono risultati positivi al virus influenzale. Una percentuale sovrapponibile a quella di 7 giorni fa, quando era risultato positivo il 16,7% dei campioni.