“Con la cultura non si mangia” diceva un ministro e oggi gli dà ragione Riccardo Nencini, che rilascia alla rivista Espansione la prima intervista da quando è stato nominato presidente del Gabinetto Vieusseux, la prestigiosa istituzione culturale fiorentina. “La sfida – dice – è riallacciarlo alle sue radici ottocentesche. Meno convegni e più finestre spalancate sulla contemporaneità”.
In quelle stanze di Palazzo Strozzi c’è polvere, “polvere sana” dice l’ex presidente della commissione cultura del Senato, che ora vuole aprire il Gabinetto “a generazioni che amano la tecnologia più della carta stampata, che deve tornare ad essere un circolo che produce cultura, che metta a confronto le diversità, che valorizzi giovani scrittori e li porti nelle scuole, che lavori sulla lingua parlata in sinergia con l’Accademia della Crusca, che dia un’opportunità a scrittori in erba accogliendoli nel suo seno, che metta in contatto i grandi della letteratura con un pubblico ampio”.
Gabinetto Vieusseux, la scommessa: “Con la cultura si può mangiare”
Con la cultura si può mangiare. E’ la scommessa di Nencini, 64 anni, fiorentino del Mugello, politico lunga esperienza, colto e poliedrico, capace di passare dalla scrittura di un libro su Giacomo Matteotti a uno su Gastone Nencini, campione del ciclismo. Ora deve alzarsi sui pedali, proprio come lo zio, per dare sprint ad una antica istituzione culturale che può vivere una seconda giovinezza.
Stefano Bisi