Tutti noi ricordiamo con chi eravamo, dove ci trovavamo e cosa abbiamo provato diciotto anni fa, il 2 aprile del 2005, con la morte di Giovanni Paolo II. In quel giorno, dopo una lunga malattia, Karol Wojtyla si spense davanti a un mondo in preghiera per lui. L’orario del decesso, 21:37. Il fatidico compito di annunciare ai fedeli la morte di Giovanni Paolo II venne affidato a monsignor Leonardo Sandri, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato: “Carissimi fratelli e sorelle, alle 21:37, il nostro amatissimo Santo Padre Giovanni Paolo II è tornato alla Casa del Padre, preghiamo per lui”.

Il lungo calvario del Pontefice cominciò il primo febbraio del 2005, quando Karol Wojtyla venne ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma. Il motivo del ricovero, un’infiammazione acuta alla laringe e un laringospasmo, causa da una recidiva dell’influenza. Anche in quella occasione, seppur in forma minore, molti fedeli accorsero sotto la finestra del Gemelli dalla quale, ogni tanto, si affacciava il Papa per rincuorare le persone giunte fin lì per pregare per lui.

Oltre al motivo del ricovero, da anni il Papa era affetto dal morbo di Parkinson. Oltre a continui dolori osteoarticolari, il Papa fece tutto il possibile per mostrarsi forte davanti ai fedeli. Alcune uscite pubbliche, poche, per poi chiudere il suo percorso di pontificato esterno il 27 marzo del 2005. Quella domenica, la domenica di Pasqua, il Papa ebbe la forza di farsi vedere in tutta la sua fragilità per un breve istante alla finestra di piazza San Pietro. L’accoglienza si tradusse in un lungo applauso. Tentò di parlare ma senza alcun risultato. Quella fu la sua ultima apparizione davanti ai fedeli.

Morte di Giovanni Paolo II: gli ultimi istanti

Nelle sue ultime ore di fila Papa Giovanni Paolo II, in base a quanto riportato dal bollettino medico del Vaticano, si ritrovava in condizioni gravissime oltre all’essere moribondo. Sempre nel bollettino si parlava di momenti di incoscienza.

“Le Sue condizioni rimangono estremamente gravi e che durante la sera è stato colpito da una forte febbre, specificando, tuttavia, che quando viene stimolato dai familiari, risponde correttamente”.

Nelle prime luci dell’alba del 2 aprile, venuto a conoscenza della moltitudine di giovani in piazza San Pietro, presenti per pregare per lui, riuscì a esprimere il suo ultimo pensiero per i giovani. I ragazzi, da sempre, sono stati a lui vicino per la creazione della Giornata mondiale della Gioventù. Così il Papa, davanti a questa notizia, mormorò a malapena quelle che sono passate alla storia come le ultime parole di Giovanni Paolo II come uomo e come Papa: “Vi ho cercato. Adesso siete venuti da me. E di questo vi ringrazio”.

Il ricordo di Giorgia Meloni

Anche il premier Giorgia Meloni, a diciotto anni di distanza dalla morte di Giovanni Paolo II, ha voluto ricordare Karol Wojtyla attraverso un post sul proprio profilo Instagram. Il presidente del Consiglio sceglie una frase storica del Pontefice, allegando a questa un pensiero di ricordo e di preghiera: “A 18 anni dalla scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, che ho avuto l’onore di incontrare e conoscere, voglio ricordare la figura di questo grande uomo, dalla fortissima forza spirituale, che tanto ha insegnato e tanto ha donato alla nostra Nazione e al mondo intero”.