La nave Ocean Viking guidata dalla Ong Sos Mediterranée ha soccorso nel pomeriggio di sabato 92 migranti stipati a bordo di un gommone “sovraccarico e sgonfio” al largo delle coste della Libia.

Tra le persone salvate ci sono “9 donne e 40 minori non accompagnati“. Nella didascalia del post si legge anche la maggior parte di loro “è in condizioni esauste oppure ha riportato ustioni e ferite durante la traversata”. Sul posto è intervenuta anche una delegazione della Croce Rossa, che ha immediatamente soccorso i naufraghi più bisognosi. Molti di loro presentavano condizioni di ipotermia.

L’organizzazione umanitaria con sede a Marsiglia ha successivamente protestato per il porto di sbarco assegnatole. Il governo italiano ha infatti identificato nella città di Salerno il punto di arrivo. “880 chilometri di distanza, con il meteo in peggioramento. Temiamo che la navigazione possa colpire negativamente i sopravvissuti”, così l’amaro commento di Sos Mediterranée.

Martedì summit governativo sul tema migranti: sì a dialogo con Libia e Tunisia

Sul dossier immigrazione martedì sarà una giornata chiave. Tra poco più di 48 ore è infatti convocato un “mini” Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi per discutere la strategia interna di contrasto ai crescenti sbarchi dal Mediterraneo. Le stime sui possibili arrivi parlano di 500 mila naufraghi potenzialmente in arrivo, un dato ingestibile per il nostro Paese come dimostrano alcune missive inviate dai sindaci a Giorgia Meloni.

Tra i focus in agenda ci sarà la questione di Lampedusa. L’obiettivo è quello di assicurare all’isola un flusso più regolare di ingressi e uscite dall’hotspot di Contrada Imbriacola, sempre sovraffollato nelle ultime settimane. Per fare ciò il ministro dei Trasporti Matteo Salvini studia un piano di coordinamento che preveda l’utilizzo di navi e aerei militari per il collegamento con la Sicilia.

L’altro punto spinoso riguarda i rapporti diplomatici con Libia e Tunisia sulla gestione dei rimpatri. Tripoli non sembra molto collaborativa sul tema, come dimostra l’episodio degli spari in mare di qualche giorno fa. Tunisi vive invece una situazione veramente complessa, e si sta ingegnando soprattutto per bloccare le partenze. In quest’ottica si attende un bilaterale telefonico tra il ministro degli Esteri Tajani e il suo omologo tunisino.

In Aula si attende l’esame del cosiddetto “Decreto Cutro”, dove la Lega ha presentato una serie di emendamenti aggiuntivi. L’opposizione, guidata soprattutto dal segretario Pd Elly Schlein, promette battaglia ferrea.

Rinvenuta 92esima vittima strage Cutro

Sulla scia degli sbarchi di migranti dalla Libia, un nuovo cadavere è stato rinvenuto ieri a “Santa Monica” di Cutro ad oltre un mese dalla strage del 26 febbraio. Il corpo senza vita appartiene a un 20enne e fa lievitare a 92 il numero delle vittime del naufragio.