Detrazioni interessi mutuo: come ogni anno sta per giungere il momento probabilmente più stressante dell’anno della vita di un contribuente nel quale è previsto l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate.

Ciò nonostante, malgrado ogni contribuente debba versare una certa quantità di imposte in base a quanto ha guadagnato nel corso dell’anno precedente, costui avrà la possibilità di vedere scontata la somma di denaro che deve versare al Fisco, grazie alla previsione di alcune tipologie di detrazioni fiscali che sono previste dalla legge.

Una di queste è la possibilità di ottenere una detrazione fiscale pari al 19% nel caso in cui durante il corso dell’anno 2022 il contribuente abbia sostenuto delle spese per mutui ipotecari contratti per l’acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere nel dettaglio come devono essere inserite queste spese in modo da ottenere le detrazioni fiscali spettanti all’interno del modello 730.

Detrazioni interessi mutuo: ecco come compilare la dichiarazione dei redditi 2023 per ottenere una detrazione fiscale del 19%

Le spese per mutui ipotecari contratti per l’acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale devono essere inserite all’interno del “Quadro E – Oneri e spese” del modello 730, per poter essere portate in detrazione.

All’interno di tale sezione della dichiarazione dei redditi 2023, in particolare, devono essere indicate le spese che il contribuente ha sostenuto durante il periodo d’imposta 2022, le quali danno diritto a beneficiare di una detrazione d’imposta o di una deduzione dal reddito.

In questo caso, ovvero in caso di sostenimento di spese relative ai mutui, il contribuente potrà beneficiare di una detrazione d’imposta di importo pari al 19% della spesa effettivamente sostenuta durante il corso dell’anno precedente.

In particolare, all’interno della sezione I del quadro E del modello 730 (Rigo E7) il contribuente potrà portare in detrazione le seguenti spese:

  • Rigo E7 – Interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale, detrazione d’imposta pari al 19% andando ad indicare per quanto riguarda i mutui ipotecari contratti per l’acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale:
    • gli interessi passivi;
    • gli oneri accessori;
    • le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione.

Nello specifico, il contribuente dovrà indicare:

  • colonna 1 – gli importi pagati nel 2022 e dovuti per contratti di mutuo stipulati entro il 31 dicembre 2021 (qualora il reddito di riferimento per le agevolazioni fiscali – rigo 137 del 730-3 – risulta compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro, allora tale dato verrà utilizzato per verificare se spetta o meno il trattamento integrativo);
  • colonna 2 – gli importi pagati nel 2022 e dovuti per contratti di mutuo stipulati a partire dal 1° gennaio 2022 e l’importo degli interessi relativi ai mutui per cui dal 1° gennaio 2022 è intervenuto un accollo/subentro/rinegoziazione (in tale circostanza la data di stipula del mutuo da prendere come riferimento è quella relativa alla data di stipula del contratto di accollo/subentro/rinegoziazione/ del mutuo).

La detrazione in questione spetta al contribuente a condizione che:

  • l’immobile oggetto del mutuo sia adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto;
  • l’acquisto sia avvenuto nell’anno antecedente o successivo al mutuo.

Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano in maniera abituale. Perciò, si evince che la detrazione spetta al contribuente anche nel caso in cui l’immobile oggetto del contratto di mutuo risulti adibito ad abitazione principale di un suo familiare, ovvero di:

  • coniuge;
  • parenti entro il terzo grado;
  • affini entro il secondo grado.

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