Per la prima volta in Italia è stato celebrato il battesimo civile istituzionale. La protagonista è la piccola Alice, battezzata in municipio insieme alla mamma e al papà. È accaduto a Massimeno, un piccolo comune italiano in provincia di Trento.
Il primo battesimo civile istituzionale
Il battesimo è una festa che coinvolge tutta la famiglia. Una pratica che presenta e introduce il nuovo nato alla vita religiosa. Stavolta però si tratta di una cerimonia completamente diversa, distante anni luce dalla religione, sebbene con un obiettivo piuttosto simile. A Massimeno, in provincia di Trento, per la prima volta si è celebrato infatti il battesimo civile istituzionale. Un piccolo paese, il meno abitato del Trentino Alto Adige, che conta appena 145 abitanti, in provincia di Trento, situato in Val Rendena, nei pressi di Pinzolo.
C’è un evidente significato che va oltre la celebrazione avvenuta in municipio. A spiegarlo è Alessandro Giacomini, consigliere di Massimeno. “Questa giornata è stata un’opportunità per inaugurare una nuova pratica di gentilezza rivolta ai nuovi nati. Faccio inoltre presente che tale veste ufficiale, nell’offrire il benvenuto nella comunità al nuovo nascituro è unica in Trentino. Ovviamente la soddisfazione è immensa, il tutto fa seguito alla mia presa di posizione, con risonanza mediatica nazionale, nel vietare il battesimo religioso ai neonati”. Giacomini, referente dell’Unione atei e degli agnostici razionalisti, ha sempre sostenuto che il battesimo civile dovrebbe andare a sostituire quello religioso. Secondo il consigliere infatti, che qualche tempo fa aveva detto che “il battesimo religioso dovrebbe essere vietato ai minori. Se non a diciotto anni almeno fino ai dodici”, ci sono dei meri motivi giuridici alla base, tra cui i diritti del minore non consapevole a causa dell’età.
Ed è così che in municipio, qualche giorno fa, la piccola Alice, accompagnata da mamma e papà, è stata battezzata con rito civile. Immancabile la foto dell’evento, che sta facendo il giro del web.
Cos è il battesimo civile istituzionale
Il battesimo civile, chiamato anche battesimo repubblicano o cerimonia di benvenuto, è un’istituzione laica che sancisce l’inserimento del bambino nella comunità civile di appartenenza. Un rito che ovviamente non ha alcuna validità religiosa. In vari Paesi europei, tra cui Francia e Spagna, questa istituzione è stata introdotta ormai da anni ed è una pratica usuale. Nel Regno Unito invece è possibile celebrare cerimonie simili dette Naming Ceremonies, ovvero cerimonia del nome. Non un vero e proprio battesimo, ma una festa per il neonato.
In Italia, fino ad ora, mai avevamo assistito a un battesimo civile. Varie amministrazioni comunali però nel corso degli anni, avevano organizzato ed istituito feste di benvenuto ai nuovi nati.
Ma come funziona, esattamente, un battesimo civile? Il rito si svolge nelle sale ufficiali del Comune, con una presentazione iniziale, sulla scia di quanto avviene già in alcuni stati del nord Europa. È il sindaco stesso a consegnare alla famiglia un vademecum dei diritti del neonato. Tra i documenti ad esempio, si trova la carta Europea dei diritti per l’infanzia. In parole povere, si tratta di una presentazione del bambino alla società e di una consegna ai suoi diritti.
Il consigliere Giacomini non vorrebbe però fermarsi a Massimeno. Dopo il battesimo civile di Alice ha infatti ammesso: “È mia intenzione, con l’associazione Uaar di cui sono il responsabile per il Trentino, sensibilizzare tutte le amministrazioni comunali. Dovrebbe essere inserita, nello statuto di ogni comune, la procedura di benvenuto nella comunità ad ogni nato, consegnando ai genitori la carta per i diritti dell’infanzia”. Una proposta che però ha suscitato non poche polemiche. In questi mesi infatti Giacomini ha ricevuto insulti e minacce che non lo hanno però scalfito. Il battesimo civile della piccola Alice, anzi, rappresenta solo il primo passo.