Parte ufficialmente Vinitaly 2023. La più importante fiera di vini e distillati, che annualmente va in scena a Verona, arriva alla 55° edizione. A meno di ventiquattro ore dal via ufficiale, la città e il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si preparano ad ospitare esperti del settore e curiosi da tutto il mondo.
Vinitaly 2023, le parole del Presidente Zaia
Il vino non ha confini, e Verona lo sa bene. Dal 2 al 5 aprile la città sarà ancora una volta protagonista di una fiera di caratura mondiale. Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, sa bene cosa aspettarsi e quali sono i punti di forza dell’evento in programma. “È un Vinitaly sempre più internazionale – ha detto – con il Veneto che sarà per alcuni giorni capitale mondiale della cultura del vino. Accoglierò domani alle 14 assieme al Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, una straordinaria delegazione dei Balcani. Arriveranno assieme il Presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, il Primo Ministro dell’Albania, Edi Rama, e Dimitar Kovačevski, Presidente del Governo della Macedonia del Nord”.
L’arrivo al Vinitaly di Verona della delegazione internazionale è previsto, come anticipato da Zaia, alle ore 14, all’ingresso Cangrande. Il corteo sarà prioritariamente diretto verso lo stand della Regione del Veneto, nel Padiglione 4, posizione D4/E4. Il presidente del Veneto sarà però presente già dall’inaugurazione, poi alle 12 parteciperà al taglio del nastro del padiglione del Veneto. In seguito ci sarà la mostra “Bacco Divino” nello spazio espositivo “ITALIA”, il nuovo padiglione del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Inoltre, lunedì sarà siglato un importante protocollo tra la Regione del Veneto, la Regione Sicilia e il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. “A Verona, verrà sancita una importante collaborazione tra i due territori viticoli dichiarati patrimonio dell’Unesco: le colline di Valdobbiadene e Conegliano e l’isola di Pantelleria. Sotto l’egida del Ministro Lollobrigida – ha concluso Zaia – che ringraziamo per l’attenzione che ha riposto anche in questo progetto, due realtà riconosciute. Patrimonio dell’Umanità firmeranno un protocollo che mira a creare sinergia tra Nord e Sud. Due Regioni che sono unite dalla passione e dalla straordinarietà dei propri vitigni”.
Vinitaly 2023, di cosa si tratta
Il vino è un capitale strategico del nostro Paese. Si tratta di un’industria che in Italia genera 31,3 miliardi di euro di fatturato all’anno. I distillati vengono prodotti in 530mila aziende, per un settore che conta circa 870mila addetti alla filiera. Chiamatelo pure oro rosso, un volano importante per l’economia italiana, che dalle sole esportazioni di bottiglie rende quasi 7,5 miliardi di euro al nostro Paese.
È per questo che anche quest’anno Vinitaly 2023 si preannuncia un successo. La prima e più importante fiera di vino e distillati, rivolta agli operatori del business sui mercati internazionali. L’edizione che aprirà ufficialmente domani, si focalizza su tre direttrici (business, internalizzazione, posizionamento) e ospiterà 4mila espositori, acquirenti e tanti amanti del vino, da 58 Paesi sparsi per i cinque continenti. Una manifestazione che, dal 1967 in poi, è stata in grado di migliorarsi e rinnovarsi costantemente. Sempre più smart, sempre più funzionale e diretta soprattutto all’export.
Degustazioni, masterclass, talk, incontri, ospiti e visite guidate nel triangolo tra Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. Da domani a mercoledì, sarà una vera e propria full immersion nel vino e nei distillati. E nell’attesa di aprire ufficialmente le porte di Vinitaly 2023, oggi a OperaWine, prevista una preview dell’evento in cui l’influente rivista di settore americana Wine Spectator ha selezionato le migliori 130 bottiglie provenienti da regioni di tutt’Italia. Un vanto nostrano, che fa gola a tutto il mondo.