È tempo di elezioni in Finlandia. I cittadini, nella giornata di domani, saranno chiamati al voto: infatti, i finlandesi andranno a votare per rinnovare i 200 membri dell’Eduskunta-Riksdag, la camera unica del Parlamento. Si tratta di elezioni legislative anticipate: sarà una sfida tra due donne con una possibile svolta a destra del paese.
Il voto di domani vedrà da un lato la premier uscente Sanna Marin, del Partito social-democratico e dall’altro lato Rikka Purra, leader del Partito dei Finlandesi (Perus S, nazionalista). Proprio quest’ultima è in forte crescita dal punto di vista dei consensi. Insieme a loro, il terzo incomodo è Petteri Orpo che guida il Partito della coalizione nazionale (KOK, liberal-conservatore). Nell’ultimo sondaggio stilato dall’Istituto Taloustutkimus, Orpo guiderebbe con il 20,8%, di poco avanti rispetto Marin, ferma al 19,9%, e a Purra, terza con il 19%.
Elezioni in Finlandia: quando si vota
Le operazioni di voto, che si concluderanno domani – domenica 2 aprile – sono iniziate con il voto anticipato aperto dal 22 al 28 marzo. Il voto all’estero invece è stato effettuato tra il 22 e il 25 marzo. In Finlandia – in vista di domani – sono stati allestiti 86 seggi elettorali, nei 13 distretti, in cui vengono eletti un numero di rappresentanti proporzionale al numero di cittadini finlandesi residenti in ognuno.
Sanna Marin: chi è la premier finlandese uscente
Il governo di Helsinki uscente è guidato dalla popolare Sanna Marin. La giovanissima politica è in carica come premier dalla fine del 2019: in quei tempi era ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni. All’età di 34 anni è diventata la prima ministra più giovane della storia della Finlandia. Marin subentrò al socialdemocratico Antti Rinne che si dimise dalla carica per polemiche interne del suo esecutivo.
Il futuro governo che subentrerà dovrà continuare a fare i conti con la Russia – con cui condivide oltre 1300km di confine – e con la guerra in Ucraina. Il paese, a partire dall’avvio della guerra, si è posizionata dalla parte dell’occidente, facendo pressing a Mosca e mandando armi all’Ucraina. Anche per questo, la classe politica finlandese ha preso consensi dalla popolazione che è favorevole ad un’adesione rapida alla Nato.