Associazione Italiana Long Covid cos’è e perché è stata fondata? Era marzo 2020 quando per la prima volta il mondo intero si è ritrovato a combattere una pandemia. Il Covid è entrato nelle vite di ognuno di noi senza più abbandonarci ed oggi a distanza di tre anni sono ancora tante le persone che contraggono il virus o vivono le conseguenze rilasciate dopo averlo contratto.

Le testimonianze da parte dei pazienti che dopo anni dalla malattia non sono riusciti a liberarsene aumentano giorno dopo giorno, così da mesi è nata l’Associazione Italiana Long Covid ma a cosa serve e quali sono gli obiettivi che si fissa?

Associazione Italiana Long Covid cos’è

L’Associazione Italiana Long Covid è stata fondata a seguito della nascita di un gruppo su Facebook in cui si sono riuniti nel corso di tre anni migliaia di persone che hanno contratto il virus ma non sono guarite completamente. L’AILC, è questa la sigla, ha il compito di trasmettere le richieste da parte dei pazienti alle istituzioni.

Negli ultimi tempi sono venuti a galla molti casi di persone colpite da disturbi neurologici e stanchezza cronica ed è da tali disagi che l’associazione ha preso piede proprio per fare conoscere nel dettaglio questi problemi attraverso incontri con specialisti che possono dare informazioni più approfondite a coloro che si trovano a vivere una situazione del genere e non sanno come uscirne senza l’aiuto di professionisti.

In questi anni si sono verificati episodi di persone anche gravi che non sono stati approfonditi nel modo giusto e non sempre la patologia è stata diagnosticata. “Un gruppo social, per quanto numeroso, è un movimento che fa rumore ma senza avere autorevolezza – ha spiegato Morena Colombi, presidente di AILC, a SanitàInformazione -. Da due anni avevo maturato la decisione di dare vita a un’associazione, ma non era facile da non addetta ai lavori. Sono un’operaia, e nel 2020 ho contratto una forma di Covid severa, e ancora oggi, a distanza di tre anni, sono costretta a convivere con problemi fisici e neurologici”.

L’Ordine dei Medici di Milano ha inserito l’associazione all’interno di una commissione per i pazienti Long Covid. Mancano però i fondi utili per portare avanti un sistema e un piano specializzati attraverso un percorso multidisciplinare.

L’appello dei pazienti

Quando parliamo di Long Covid non facciamo riferimento a una cerchia minore di persone. Non si tratta di un’eccezione ma di un alto numero di pazienti che ancora oggi dopo anni si trovano a fare i conti con il virus che hanno contratto e sconfitto molto tempo fa ma non hanno superato totalmente.

Persone che camminano con le stampelle, la tosse diventata ormai una costante nella propria vita, l’olfatto compromesso, la stanchezza cronica e tanti altri disturbi con cui molti soggetti convivono.

Speriamo di ottenere abbastanza fondi per continuare la ricerca” Ha affermato la presidente dell’Associazione Italiana Long Covid. “Sento odori fantasma, finché non arriva un medico o qualcuno che mi dirà che tale situazione sarà permanente io voglio continuare a credere che potrà guarire solo che affinché ciò sia possibile abbiamo bisogno di essere visti”. E’ questo l’appello lanciato da una paziente, pubblicato da La Stampa.

Sindrome Long Covid

Il Long Covid è una sindrome che si manifesta dopo aver contratto il virus che può debilitare una persona sotto vari aspetti per un lungo tempo. Tra i sintomi più frequenti viene riportata la stanchezza e la “nebbia mentale”, val a dire problemi di memoria e difficoltà a concentrarsi, ma anche la perdita dell’olfatto e del gusto. Importanti sembrano essere le conseguenze neurologiche, cefalea, ansia e stress, oltre alle difficoltà di concentrazione e attenzione e cardio-respiratorie, dolore al petto, tachicardia e palpitazioni, dispnea e tosse persistente.