Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, torna sui suoi passi e ammette di aver sbagliato a non parlare di nazisti. La Russa, infatti, aveva detto che “l’attentato di via Rasella non è stato una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda musicale di altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittadini romani, antifascisti e non”. Parole che hanno alzato un gran polverone, proprio perché il presidente del Senato aveva omesso che “la banda musicale” era composta da nazisti.
Via Rasella, il Centrosinistra critica La Russa
L’attentato a via Rasella costò la vita a 35 persone, mentre i nazisti reagirono con la strage alle Fosse Ardeatine: 335 persone, completamente estranee ai fatti, vennero uccise. Dopo le parole di La Russa, molte le critiche da sinistra. “Le parole di La Russa sono davvero degne della peggior paccottiglia revisionista fascista, ed è evidente che è incompatibile con la carica che ricopre, perché le sue parole gettano vergogna sulle Istituzioni repubblicane”, dice il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, aggiungendo che La Russa “dovrebbe semplicemente dimettersi”.
Stefano Bonaccini, il governatore della regione Emilia-Romagna, parla invece di un La Russa inadeguato a ricoprire la seconda carica dello Stato.: “Mi pare davvero che la seconda carica dello Stato si stia rivelando inadeguata a quell’incarico. Più che gaffe – osserva dopo le parole di La Russa su via Rasella – ormai stanno diventando delle vere e proprie ammissioni di confusione e revisionismo storico che non aiutano e non sono nemmeno giuste”.
Sta di fatto che La Russa ha fatto dietrofront, il giorno dopo la sua “gaffe”, sostenendo di aver sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi a via Rasella fossero nazisti. E insiste sul fatto che fosse una banda musicale. “Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella Polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo. Anzi, quel che è certo, è che proprio per evitare polemiche mi sono volutamente astenuto nel dire che sull’azione partigiana di via Rasella molti, anche di sinistra, sono stati assai critici. Mi sono limitato a dire ‘non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana’
Le parole di Elly Schlein
“Non bastano le scuse di La Russa. Non può riscrivere la storia negando l’antifascismo”, dice la segretaria del Pd Elly Schlein al Festival di politica del Domani. “Il governo e la maggioranza ogni giorno dicono un’enormità e lo fanno per non rispondere a due domande: qual è lo stato di attuazione del Pnrr? In secondo luogo non hanno ancora detto qual è la verità sulla strage di Cutro”, aggiunge.