3 attivisti di Ultima Generazione imbrattano con della vernice nera la Barcaccia, la fontana di Piazza di Spagna, nel cuore di Roma.
L’episodio è avvenuto intorno alle ore 11.30 di oggi, Sabato 1° Aprile 2023.
Una degli ambientalisti autori del gesto, salita in piedi sul cornicione della fontana, ha rivendicato le loro intenzioni.
“C’è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili. Con questa azione vogliamo chiedere al Governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l’ambiente. Con questa azione vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte”.
Le acque della fontana sono tuttora colorate di nero. Gli attivisti hanno affermato che il liquido introdotto non causerà alcun effetto al monumento. La vernice infatti sarebbe a base di carbone vegetale e sarebbe lavabile.
Attivisti di Ultima Generazione imbrattano la Barcaccia: il motivo del gesto
Il gesto scaturisce per sensibilizzare l’intera popolazione conseguenze del cambiamento climatico, come ampiamente diffuso da una nota ufficiale del gruppo ambientalista.
“Se vedere quest’acqua nera vi sconvolge è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo. Tutti i rapporti ufficiali, anche quelli di fonte governativa, denunciano che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale entro 1,5°C e ci stanno invece conducendo dritti verso un catastrofico aumento di almeno 2.5°C. Questo significa che gli eventi estremi renderanno inabitabili le nostre terre. Significa che desertificazione e siccità aumenteranno vertiginosamente, causando migrazioni incontrollate. Significa che collasseranno tutti i nostri equilibri, economici e sociali. C’è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili. Con questa azione vogliamo chiedere al Governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l’ambiente. Con questa azione vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte”.
Poco prima della protesta avvenuta a Roma, un’altra azione è andata in scena ad Ancona dove cinque cittadini e cittadine hanno manifestato ricoprendo la Fontana del Calamo, con un telo trasparente, esponendo alcuni striscioni della campagna “Non paghiamo il fossile”.
La fontana è anche nota con il nome di “Tredici Cannelle” ed è risalente al XIV Secolo. È chiamata così perché costituita da tredici bocche da cui rifornire di acqua persone e animali e fu costruita per dare ristoro di acqua pubblica agli abitanti e a chiunque entrasse in città dopo un lungo viaggio.
Ultima Generazione con questi gesti chiede che i sovvenzionamenti pubblici ai combustibili fossili vengano immediatamente cessati. Sul posto sono subito arrivate le forze dell’ordine, che hanno preso le generalità dei manifestanti.
Le proteste da Van Gogh alla facciata del Senato
Ultima Generazione è una campagna nata nel 2021 in Italia. In essa sono confluiti alcuni attivisti già impegnati in Extionction Rebellion. L’organizzazione si pone nel lottare contro i cambiamenti climatici manifestando con molte pratiche non violente e di disobbedienza civile.
In diverse circostanze gli attivisti si sono contraddistinti per azioni estremamente eclatanti e simboliche in modo da accentrare l’opinione pubblica e smuovere l’azione politica sui cambiamenti climatici.
I primi gesti di manifestazione sono avvenuti sul Grande Raccordo Anulare. In più di un’occasione alcuni componenti del gruppo si sono seduti al centro della carreggiata impedendo il transito dei mezzi. Il gesto completamente privo di violenza aveva destato l’opinione pubblica soprattutto della Capitale con molti automobilisti che lamentavano come quello non fosse un modo utile di condurre la protesta contro i delitti all’ambiente.
Successivamente Ultima Generazione ha preso di mira prima la sede di Cassa Depositi e Prestiti, poi la mostra di Van Gogh e infine Palazzo Madama, sede del Senato.
Lo scorso 2 Gennaio un gruppo di ragazzi e ragazze aveva lanciato della vernice arancione contro la facciata del Senato. Poco tempo prima, gli stessi attivisti avevano riservato lo stesso trattamento alla sede di Cassa Depositi e Prestiti, imbrattata con della vernice arancione. In quell’occasione, Ultima Generazione rivendicava il gesto asserendo che “l’Italia è il sesto investitore al mondo di soldi pubblici in combustibili fossili ed è proprio la Cassa depositi e prestiti ad assicurare questi investimenti devastanti”.
Il gesto più eclatante risale invece al 4 Novembre 2022, quando all’interno di Palazzo Bonaparte gli attivisti hanno lanciato una zuppa di verdure contro il quadro “Il seminatore” di Van Gogh.
Ognuna di queste azioni aveva portato all’arresto di diversi esponenti del gruppo. Ma ciò non sembra preoccupare l’organizzazione che continua nei suoi atti di protesta, imbrattando palazzi e monumenti storici come quanto accaduto oggi.
Chi è al potere sta causando devastazioni enormemente peggiori, sotto i nostri occhi. Come possiamo accettare che si continui a dare soldi a chi è responsabile dell’inquinamento e del meteo distruttivo? #roma #barcaccia #siccità #acqua #eni #clima #ultimagenerazione #a22network pic.twitter.com/kXEn1cxUEm
— Ultima Generazione (@UltimaGenerazi1) April 1, 2023