Nico Acampora raddoppia l’esperienza di PizzAut con l’inaugurazione, Domenica 2 Aprile, del ristorante di Monza alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella che durante la cerimonia taglierà il nastro.
Per l’occasione probabilmente verranno chiuse le vie adiacenti al ristorante anche se al momento, non sono ancora state emesse ordinanze.
“Un onore che diventa vicinanza a tutti i nostri ragazzi speciali, 600 mila in Italia e ai loro genitori”. È la ciliegina sulla torta di un ”sogno che si realizza”, ha commentato il fondatore del progetto inclusivo.
L’idea “folle” di PizzAut è nata durante una notte insonne, nel 2016 e ora dopo anni, il presidente della Repubblica si siederà a tavola per mangiare la pizza fatta dai ragazzi autistici che fanno parte del progetto.
Il ristorante di Cassina a Milano è “il primo in Europa interamente gestito da giovani autistici, messo al servizio di tutti ed è questo che conta, sottolinea l’ideatore. Guardavo mio figlio Leo e mi chiedevo che cosa sarebbe stato del suo futuro, dei suoi desideri e ho capito che dovevo fare qualcosa. Senza questa intuizione lui e tanti altri sarebbero rimasti parcheggiati tutta la vita in qualche struttura”.
“Quando era piccolo facevamo fatica a uscire con gli amici, preferivamo invitarli a casa, nel posto in cui lui si sentiva più sereno”. Quelle sere la moglie di Nico faceva la pizza e Leo, non importa l’autismo, si metteva a impastare. “Se lo fa lui, mi ripetevo guardandolo, possono farlo anche gli altri come lui” racconta Nico.
PizzAut a Monza: “Lavoro e autonomia devono essere per tutti”
Con la voglia di fare di Nico, spunta in rete la prima raccolta fondi, ma la svolta arriva con il passaggio in televisione a “Tù sì que vales”, ospiti di Belen Rodriguez, il progetto di PizzAut acquista visibilità e diventa in pochissimo la faccia buona dei social e della tv.
Da quel momento la crescita è inarrestabile, dal fast-truck per servire i clienti, alla prima inaugurazione nell’hinterland milanese il 1° Maggio del 2021, una passerella fra dignità e solidarietà tempestata di testimonial eccellenti, dalla politica allo spettacolo: “Lavoro e autonomia devono essere per tutti, è questo il nostro messaggio”, ripete Acampora a chiunque.
Il primo a crederci è stato il Comune, giunta guidata da Massimo Mandelli, che, colta la portata dell’iniziativa, la inserisce nella rinascita del vecchio polo Nokia dismesso, dopo il traslocato della multinazionale a Vimercate.
Una ferita rimarginata dall’arrivo della brigata di PizzAut, che deve l’avvio del primo ristorante anche a un altro angelo custode, Officine Mak, il colosso della rigenerazione urbana, quello che realizza il locale praticamente a costo zero.
Le parole di Nico Acampora
Il fondatore di PizzAut ha raccontato come sia riuscito, con la sua determinazione a far decollare questo progetto ed arrivare all’apertura di Monza:
“La realizzazione di questo progetto è stata la cosa più difficile e faticosa della mia vita. Ho raccontato spesso del primo colloquio che ebbi in banca, volevo chiedere un finanziamento ma mi risposero che ero pazzo, che nessuno avrebbe mai garantito per dei ragazzi autistici. Lo stesso mi ha scritto un neuropsichiatra, in una mail che conservo ancora. È andata diversamente, PizzAut è diventato realtà e ha dimostrato che le cose possono cambiare. I ragazzi autistici possono lavorare”,
E conclude con l’idea di preparare per il Presidente della Repubblica una pizza “Articolo 1”, richiamando la Costituzione, che tutela il lavoro, anche quello dei ragazzi autistici.
E chissà che idee verranno con la terza pizzeria. C’è un altro amico di PizzAut che ha trasformato l’esperienza in un’opportunità per tutti: Eugenio Comincini, ex sindaco di Cernusco, città di Acampora, ed ex senatore Pd, è lui che ha firmato ed è riuscito a portare in approvazione la legge sulle start up sociali che garantisce un regime fiscale agevolato a chi dà lavoro a disabili. Regole nate dopo tante serate a riflettere sulla lezione offerta dai ragazzi di Nico.