Marina Suma, l’attrice che recitò insieme a Jerry Calà in “Sapore di mare”, è tornata a parlare del film rivelando quali rapporti si instaurarono sul set con gli altri attori.
In particolare, l’attrice ha ricordato il corteggiamento di Jerry Calà. Ecco cosa ha detto.
Marina Suma e Jerry Calà insieme in “Sapore di Mare”
Sono passati 40 anni dal successo di “Sapore di Mare”, eppure, Marina Suma ammette che le fan le chiedono ancora diverse curiosità sul film. Intervistata da “Il Corriere della Sera” l’attrice ha raccontato:
“Mi mandano o mi chiedono sempre la scena finale tra Marina e Luca. Il cuore del film è racchiuso lì. E quell’incrocio di sguardi tra me e Jerry racconta la malinconia per gli amori che finiscono, la spensieratezza dell’estate che se ne va e gli anni belli che non ritornano”.
Mentre girava le scene del film Marina Suma, racconta di aver pensato ad alcuni momenti della sua vita:
“Pensavo ai miei flirt estivi, al mare, a noi che suonavamo la chitarra in spiaggia, ogni anno sempre gli stessi amici. A quando ci si divertiva con poco e il bagno a mezzanotte a Ferragosto ci sembrava chissà che avventura, al brivido di un bacio al gioco della bottiglia. I ragazzi di oggi ci prenderebbe per matti”.
Su Jerry Calà, invece, l’attrice ha rivelato dei retroscena inediti. Ecco le sue parole:
“Sul set ci siamo divertiti tantissimo. Purtroppo mi stavo lasciando con il mio ragazzo, Angelo Cannavacciuolo, che interpretava mio fratello Paolo. E mentre lui piangeva da una parte, perché non voleva chiudere, dall’altra c’era Jerry che mi corteggiava alla sua maniera e io non riuscivo a prenderlo sul serio, mi veniva da ridere. E ci fu solo un bacio”.
Dopo quel bacio, l’attrice afferma che tra i due non ci fu mai più niente.
Marina Suma, dalla passione per gli aerei al cinema
Nel corso dell’intervista, l’attrice ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera ricordando quando, da ragazzina le venne data la possibilità di iniziare a recitare. Ecco cosa ha ricordato l’attrice ai microfoni de “Il Corriere della Sera”:
“Da ragazzina avevo la cameretta tappezzata di fotografie di aerei. Avevo frequentato anche un corso per assistente di volo e passato le selezioni con l’Alitalia. Poi mi chiamò Salvatore Piscicelli per ‘Le occasioni di Rosa’”.
Dall’esordio al successo, il tragitto fu breve. A soli 21 anni, infatti, Marina Suma vinse un David di Donatello e un Nastro d’Argento e, in poco tempo, si ritrovò sul celebre tappeto rosso al Festival di Venezia. In proposito l’attrice ha ricordato:
“Era tutto nuovo per me, l’Excelsior, il Lido… mi giravo e c’era una star: Ornella Muti, Eleonora Giorgi, Gillo Pontecorvo. Una sera vidi a pochi metri da me John Travolta, un figo allucinante, restai folgorata. E Rob Lowe, con certi occhi azzurri, mica male…”.
A partire da quel momento, infatti, fioccarono le proposte lavorative, ma l’attrice non ha più lavorato con i fratelli Vanzina, ecco perché:
“Non so perché. Ci speravo, però non mi hanno mai chiamato, un po’ ci sono rimasta male, lo ammetto. Nemmeno Piscicelli mi ha più cercato, a parte per Blues metropolitano, eppure fu conosciuto grazie a me”.
Attrice di successo tra gli anni ’80 e ’90, Marina Suma recitò in diversi film molto importanti, eppure, con il passare del tempo scomparve dalle scene televisive. In proposito, l’attrice ha chiarito:
“Non ho mai lasciato il cinema. In Italia funziona così. Se diventi famosa con un film, te ne fanno fare subito tanti altri, ti spremono come un limone e poi basta, passano a un’altra. Ho fatto cose più diradate nel tempo. Tre anni fa ero in teatro con Sandra Milo. Lo scorso settembre ero in Bulgaria per il film ‘Axes of Life. Ora sto girando a Napoli ‘Nati pregiudicati’”.