Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha approvato il 31 marzo un accordo con l’Ucraina per un aiuto finanziario quadriennale del valore di circa 15,6 miliardi di dollari, quale parte di un pacchetto complessivo di 115 miliardi di dollari.
Circa 2,7 miliardi di dollari saranno erogati immediatamente come meccanismo di tutela rispetto al protrarsi della guerra, per sostenere la stabilità economica e finanziaria “in un momento di incertezza eccezionalmente elevato” nel Paese.
“Le autorità di Kiev sono comunque riuscite a mantenere una stabilità macroeconomica e finanziaria complessiva, grazie a un’abile politica e a un sostanziale sostegno esterno“, ha dichiarato Gita Gopinath, vicepresidente.
Tra i Paesi creditori che hanno sostenuto il nuovo accordo figurano i Paesi del Gruppo dei Sette, oltre a Belgio, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia e Spagna.
All’inizio di dicembre, la Banca Mondiale ha stimato in 600 miliardi di euro il costo della ricostruzione postbellica dell’Ucraina. Cifre riviste al rialzo anche da altri istituti con il passare dei mesi e un sostanziale stallo sul campo di battaglia. A causa dei continui attacchi della Russia alle infrastrutture critiche del Paese dall’inizio di ottobre a oggi, la stima è aumentata di oltre 200 miliardi di euro rispetto a giugno.
Lo scorso 25 ottobre il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Kristalina Georgieva, aveva dichiarato che il fabbisogno di finanziamenti esterni dell’Ucraina nel 2023 sarebbe stato compreso tra i 3 e i 4 miliardi di dollari al mese nel migliore dei casi (dunque 50 miliardi in tutto).
Guerra in Ucraina, Mosca esclude ipotesi tregua suggerita da Lukashenko
Si segnala intanto una piccola tensione tra Russia e Bielorussia. Il leader bielorusso Alexander Lukashenko, nella giornata di ieri, ha dichiarato di essere favorevole ai negoziati di pace tra Ucraina e Mosca “il prima possibile” e si è offerto di contribuire alla mediazione per porre fine alla guerra.
Tuttavia, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha scartato questa ipotesi affermando che le forze russe “continueranno a svolgere le loro missioni in Ucraina“. Stando alle parole di quest’ultimo, le operazioni militari russe in Ucraina “sono l’unico mezzo con cui la Russia può raggiungere i suoi obiettivi“
Comunque sia, secondo l’ISW che riporta l’indiscrezione, il Cremlino potrebbe decidere di promuovere la narrativa del cessate il fuoco nelle prossime settimane nel tentativo di congelare le linee del fronte in Ucraina