Le prove libere in Argentina sorridono meno a Pecco Bagnaia che dopo la prima vittoria in MotoGP si è ritrovato quest’oggi in lotta contro se stesso e la propria moto. Il sesto posto ottenuto nel corso della giornata è stato comunque un risultato dignitoso per impostare il weekend ma lo stesso pilota Ducati ha riconosciuto di non aver ancora trovato il giusto feeling.

A peggiorare la situazione, un problema di natura fisica che l’ha visto soffrire per qualche decimo di febbre; una serie di complicazione che il nostro Pecco ha così analizzato:

È stata una giornata strana. Non mi sento troppo bene fisicamente, sono un po’ febbricitante, ma questa è un’altra storia. In termini di feeling con la moto, questa mattina è stato abbastanza difficile per me trovare il passo. Il pomeriggio è andato meglio fin dall’inizio, anche se non abbiamo fatto troppi giri di fila, perché eravamo un po’ indietro ed avevamo bisogno di lavorare.

MotoGP, l’analisi di Pecco Bagnaia sulle libere in Argentina

Condizioni di salute a parte, a preoccupare Bagnaia vi è sicuramente lo stato di forma delle Aprilia che in Sud America sono sembrate davvero in grande forma. Al di là di tutto, il pilota italiano ha raccontato di sentirsi vicino ai rivali con le gomme usate mentre manca ancora qualcosa con pneumatici nuovi.

Ecco la sua versione:

In termini di passo però sono contento, perché siamo vicini alle Aprilia con le gomme usate. Ci manca qualcosa con le gomme nuove e faccio fatica a trovare un buon feeling con l’anteriore, ma abbiamo ancora domani mattina per provare a migliorare la situazione. Se ci riusciremo, andrà sicuramente meglio.

C’è ancora un po’ di tempo, dunque, per far sì che in casa Ducati si trovino le giuste contromisure; un aspetto su cui Pecco si è mostrato fiducioso nonostante nell’ultimo GP le cose erano andate bene dal primo istante:

A Portimao era già tutto a posto, qui era diverso e penso che si sia visto. La FP2 così è abbastanza stressante, perché devi fare tanti giri e devi migliorare, ma quando non sei in una buona situazione non è facile. Ma siamo riusciti a gestire la cosa, perché l’obiettivo era stare nella top 10 e ci siamo riusciti. Però dobbiamo pensare ad un’altra strategia per essere competitivi da subito ed avere meno lavoro da fare“