Lucas Leiva ha appeso gli scarpini al chiodo da pochi giorni per un problema al cuore dopo le sue ultime esperienze al Gremio e alla Lazio. Un ritorno in patria per chiudere la carriera nella squadra che lo aveva lanciato nel grande calcio dopo l’avventura nella Capitale sponda biancoceleste. Nello scorso mese di dicembre al brasiliano è stata rilevata una aritmia cardiaca durante i test atletici prima della partenza per il ritiro del Gremio in vista del nuovo campionato.
“Il Dipartimento Medico del Gremio comunica che l’atleta Lucas Leiva ha presentato, negli esami di routine pre-stagionali, un quadro di alterazione del ritmo cardiaco e quindi è esonerato dalle attività fisiche fino al completamento degli esami supplementari”, ha spiegato il club di Porto Alegre. Gli ulteriori accertamenti hanno portato alla decisione del ragazzo di ritirarsi dal calcio giocato: “Dopo la mia decisione guardo avanti, cerco di guardare il lato positivo di questa storia. Sono a casa, in Brasile, con la mia famiglia e i miei amici. Ora penserò al prossimo passo della mia vita. Il calcio continuerà a fare parte di me, anche se oggi non mi vedo come allenatore ma preferisco un ruolo dentro una Società. Devo provare cose nuove per capire come e dove potrò essere utile”.
La stagione con Sarri
Il suo ultimo anno alla Lazio è coinciso con il cambio in panchina. L’addio improvviso di Simone Inzaghi e l’arrivo di Maurizio Sarri: “Inizialmente abbiamo vissuto un momento difficile, nella seconda parte di stagione siamo cresciuti molto arrivando a conquistare il quinto posto finale e quindi l’ingresso in Europa League”. In questo campionato i biancocelesti hanno assimilato ancor di più le richieste del tecnico toscano come testimonia il secondo posto in classifica: “La Serie A è sempre più competitiva ma la Lazio sta continuando a crescere, capendo al meglio le idee tattiche del mister. Sarri punta molto sulla fase difensiva, una volta capiti i meccanismi la retroguardia diventa molto solida. Tutte le sue squadre hanno sempre avuto difese solide. Non prendere gol è sempre importante, soprattutto perché con il calcio di Sarri un gol lo fai sempre”.
Lucas Leiva e la Lazio come seconda casa
Arrivato a Roma nell’estate 2017 per sostituire l’argentino Biglia, ci ha impiegato una manciata di minuti per entrare nel cuore dei tifosi biancocelesti: “Il mio debutto è coinciso con la vittoria della Supercoppa italiana, non dimenticherò mai l’affetto ricevuto dai tifosi. Il mio fallo su Cuadrado è diventato iconico nella mente di tutti”. 155 presenze e due reti in campionato arrivate entrambe nella prima stagione per un giocatore che si lasciava apprezzare di più per la difesa della propria metà campo piuttosto che per l’estro in quella offensiva: “Ricordo il mio ultimo gol con la maglia della Lazio contro il Benevento, che ricorre proprio oggi. Segnai alcuni gol consecutivi in quel periodo, abituai tutti troppo bene. Fare gol è sempre bello ma il mio obiettivo è sempre stato quello di dare equilibrio alla squadra”.
Nella testa rimarrà la stagione 2019/20 con il covid che interruppe una cavalcata della Lazio che la vedeva in testa alla classifica insieme alla Juventus: “Il rimpianto più grande è invece il campionato sospeso nel 2020, quando lo Scudetto era diventato un obiettivo concreto”. Ha salutato lo scorso anno con una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane in bacheca: “La Lazio sarà sempre casa mia, tornerò presto a Formello a salutare tutti. Lì ho creato un legame importante, sono felice che la squadra stia andando bene e che i tifosi siano felici, soprattutto per i due derby vinti. Spero che a fine campionato possa arrivare la qualificazione alla prossima Champions League. I biancocelesti mi hanno dato tanto, sono felice di aver avuto la possibilità di indossare questa maglia. Anche i miei figli sono sempre più tifosi della Lazio. Ne approfitto anche per ringraziare lo striscione che mi ha dedicato la Curva Nord nell’ultimo derby”.