Il Napoli prosegue nel proprio percorso stagionale, fin qui prolifico, pieno di successi e – potenziali – trofei. Il club azzurro si trova al momento a 19 punti sulla seconda classificata in Serie A, a pochi passi dallo Scudetto, mentre è in corsa per la Champions League, dove affronterà il Milan ai quarti di finale (QUI il tabellone completo). Sono tanti gli obiettivi nel mirino del Napoli, che però sarà costretto a fare a meno di Osimhen per alcune partite a causa di un infortunio (lesione distruttiva all’adduttore). Di questo e di altri temi ha parlato Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, a margine dell’Assemblea di Lega Serie A.

Napoli, De Laurentiis: “Osimhen fuori un paio di settimane”

Venerdì 31 marzo si è svolta l’Assemblea di Lega Serie A, dove sono stati presenti i presidenti dei vari club del campionato. Tra questi c’era Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, interrogato subito su quelle che sono le condizioni di Osimhen dopo il comunicato sull’infortunio. Queste le sue parole a riguardo: “Dovrebbe stare fuori un paio di settimane, speriamo – riporta il Corriere dello Sport“. Il presidente azzurro ha poi parlato di un altro protagonista della squadra di Spalletti in questa stagione: Kvaratskhelia. I tifosi partenopei lo considerano un idolo della piazza, e puntano a tenerlo in squadra il più possibile. Ecco perché uno dei temi centrali in questi mesi è quello del suo contratto con il Napoli. De Laurentiis, però, ha voluto fare chiarezza sulla questione: Rinnovo? Ma quale rinnovo che ho cinque anni di contratto, ma la volete far finita? Adeguamento? Non bisogna cadere sulla volgarità del denaro”.

De Laurentiis ha poi analizzato la prossima avversaria del Napoli in Champions League: “Il Milan è una squadra sapientemente portata avanti da Maldini e tutti gli altri. Ora hanno anche una nuova proprietà. Hanno buonissimi giocatori, anche loro non avranno qualcuno, speriamo le forze siano equilibrate. Vogliamo regalare ai tifosi un bellissimo spettacolo”.

Chiusura finale con diverse bordate al sistema calcistico europeo e al calendario: “La Uefa è senza testa, immaginate se avessimo avuto anche la Coppa Italia. Sarebbe stato ridicolo quattro gare così vicine, così com’è ridicolo giocare tre volte con la stessa squadra. Se io faccio le coppe voglio misurarmi con le migliori squadre europee. Se non cambiano la Uefa saremo schiavi di un ministero del calcio e non di un’associazione di imprese vere del calcio. Vincere la Champions? Quando uno fa il presidente vuol dire che presiede quello che è il tifo e quindi chi rappresenta il tifo? I tifosi. Sia i reali che quelli virtuali che guardano la partita in tv o su pc o smartphone. Sono loro che devono essere rispettati. Ecco perché la competitività e la perfezione va ricercata per loro. Sono loro i veri protagonisti del calcio e non i giocatori”.