Agrigento sarà la Capitale della Cultura 2025, la decisione è arrivata oggi. Un’occasione per continuare a valorizzare la bellezza della “Città dei Templi“. Il sindaco Francesco Miccichè racconta a Tag24 l’emozione di vedere la propria città ricevere un titolo del genere e parla dell’impegno che sarà necessario per i prossimi anni.
Agrigento Capitale della Cultura 2025 sindaco Miccichè
Tanto il lavoro da fare, tanta la gioia nell’essere nominati Capitale della Cultura 2025. Francesco Miccichè ci racconta dell’emozione che tutta Agrigento sta vivendo nelle ultime ore per questa nomina così importante.
Come commenta questa vittoria?
Sono veramente emozionato e sono anche orgoglioso perché Agrigento se l’è meritato per il progetto che abbiamo redatto, incentrato sulla cultura ma anche sulla problematica dell’accoglienza e sul dialogo: Agrigento è la porta del Mediterraneo.
Quali sono i prossimi passi?
Dovremmo riuscire ad utilizzare i nostri due millenni di storia e il nostro patrimonio culturale come volano di partenza per lo sviluppo culturale, sociale, economico e turistico.
E in merito alle critiche: si parlava di problemi sociali che avrebbe potuto anche impedire la vittoria…
I problemi sociali ci sono in qualunque città. Io penso che il raggiungimento di questo obiettivo diverrà uno sprone per correggere quello che non va.
Come opererete per valorizzare il patrimonio culturale?
Noi già da tempo stiamo lavorando alla valorizzazione del patrimonio. Abbiamo delle eccellenze ad Agrigento, come per esempio il Parco Archeologico diretto da uno staff importantissimo ed anche competente. C’è anche il centro storico con il Museo Mudia: un esempio di cultura e un museo fantastico che non ha nulla da invidiare ad altri musei. Insomma, abbiamo tanta carne sul fuoco.
Da questo punto di vista sperate di essere anche il faro per il Sud e per la Regione Sicilia per quanto riguarda la cultura?
Dobbiamo esserlo. Io spero che questo sproni anche le classi dirigenti regionali e nazionali ad aiutarci.