Sull’argomento tanto discusso coppie Omogenitoriali si è espresso Fabrizio Marrazzo Portavoce del Partito Gay LGBTQ+. All’interno del programma Pomeriggio con noi su Cusano Italia Tv condotto da Francesca Romana Macrì e Francesco Acchiardi Marrazzo, si è espresso in maniera forte in merito alla decisione del governo di bloccare le registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali, schierandosi contro le ultime decisioni del governo . ” Oggi l’europa ha condannato il governo Italiano. La richiesta del governo di bloccare le registrazioni e il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali è un atto di discriminazione” ” Inoltre è un piccolo passo ma sempre motivo di discriminazione il fatto che 7 sindaci in Italia abbiano deciso di registrare i figli appartenenti alle coppie omogenitoriali femminili, ovvero quelle composte da due madri piuttosto che due padri ” Queste le parole di Marrazzo.
L’Europa e l’opinione di Fabrizio Marrazzo contro il governo Italiano.
Nella giornata di ieri il Parlamento Europeo ha approvato un emendamento in cui condanna il governo italiano per la richiesta fatta a tutti i sindaci di smettere di trascrivere i certificati di nascita dei figli delle famiglie omogenitoriali. La vita famigliare delle persone LGBTQ+ risulta, nell’assetto normativo attuale, non ancora compiutamente riconosciuta, generando di conseguenza disparità di trattamento nel quadro della società e dell’Unione Europea. Sulle coppie omogenitoriali Fabrizio Marrazzo dice ” Il sindaco di Treviso della lega ha deciso di riconoscere tutti anche diversamente dalle indicazioni del suo partito , lo stesso il Sindaco di Matera ” ” Il nostro appello rivolto a tutti i sindaci ,a seguito della dichiarazione del governo, è quello di fare disobbedienza “.
Le parole sul sindaco Sala
Fabrizio Marrazzo si è espresso inoltre anche sulle prese di posizione del sindaco di Milano Giuseppe Sala ” In quanto partito Gay LGBTQ+ abbiamo lanciato l’appello ai sindaci di fare disobbedienza civile. In un primo momento prendendo il caso di Sala il sindaco di Milano sembrava aver aderito, poi non molto dopo sull’adesione dichiarata ha poi precisato che lui non avebbe disubbidito alle indicazioni del prefetto per poi ritornare sull’argomento dichiarando una disubbidienza però parziale.”
Nuovo provvedimento