Superbonus 110%, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficializzato le modifiche delle regole di nuova cessione dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura mediante una nota che contiene le ultime novità approvate dalla Camera. Due, in particolare, sono le regole alle quali gli operatori di affari e finanza dovranno attenersi: la prima concerne le villette e le unità unifamiliari e indipendenti che avranno sei mesi di tempo in più per terminare i lavori. Ecco cosa si potrà fare fino al 30 settembre 2023. La seconda novità riguarda la scadenza di oggi, 31 marzo, per la comunicazione della cessione dei crediti d’imposta. Anche in questo caso, gli operatori avranno più tempo per vendere i bonus a partire da domani, 1° aprile.
Superbonus nuova cessione crediti e sconto in fattura da domani, 1° aprile 2023
Cambia il quadro normativo del superbonus 110% e delle agevolazioni relative alla cessione dei bonus dopo l’intervento della Camera che ha confermato il voto positivo (185 favorevoli contro 121 contrari) sulle modifiche al decreto 11 del 17 febbraio scorso, in sede di conversione in legge. Il provvedimento arriverà la prossima settimana in Senato. Come confermato dal ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota, gli operatori avranno sei mesi in più per completare i lavori del superbonus 110% sulle unità indipendenti e villette. Il nuovo termine slitta pertanto dal 31 marzo al 30 settembre 2023. Il Mef sottolinea che la condizione essenziale per avvalersi del tempo in più a disposizione è che, alla data del 30 settembre 2022, siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo. La proroga del superbonus villette è prevista da un emendamento al decreto legge 11 del 17 febbraio 2023.
Superbonus nuova cessione crediti sconto: ecco cosa si potrà fare entro il 30 settembre 2023
Con la proroga chi ha fatto lavori col superbonus 110% su villette e unità indipendenti avrà 180 giorni di tempo in più per completarli. Vari committenti, infatti, hanno dovuto attendere lo stop dei cantieri per le difficoltà legate alla cessione dei crediti. Adesso potranno farli ripartire. In questi sei mesi, chi ha commissionato i lavori potrà effettuare i bonifici relativi ai lavori, fino al 30 settembre 2023. Su queste ulteriori spese si potrà esercitare l’opzione di sconto in fattura o di cessione dei crediti d’imposta, allineando – come prevede il decreto “Aiuti quater” – i bonifici all’avanzamento degli interventi.
Bonus, cosa avviene per chi non comunica sconto e cessione entro oggi, 31 marzo 2023
Novità anche per la cessione del credito d’imposta e per lo sconto in fattura relativi anche agli altri interventi in superbonus 110% e bonus edilizi. In riferimento alla comunicazione per la prima cessione del credito per i bonus edilizi (spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021), il cui termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è fissato per oggi, 31 marzo 2023, è possibile avvalersi dell’istituto della remissione in bonis anche se l’accordo di cessione – a favore di banche e intermediari finanziari – sarà concluso dopo il 31 marzo 2023. Ciò significa che chi vende i bonus edilizi alle banche avrà la possibilità di concludere la cessione del credito anche a partire da domani, 1° aprile. Gli operatori avranno tempo fino al 30 novembre 2023 per arrivare alla conclusione della cessione.
Superbonus, remissione in bonus entro il 30 novembre 2023 e nuova detrazione fiscale
La “remissione in bonis” consentirà dunque a chi non riesce a comunicare la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura entro oggi, di poterlo fare successivamente pagando la sanzione di 250 euro. Chi ha fatto lavori in superbonus ha un’alternativa alle due opzioni di sconto in fattura e cessione dei bonus, ovvero la detrazione fiscale. Anche sul beneficio nella dichiarazione dei redditi la legge di conversione del decreto 11 contiene delle novità. Infatti, i beneficiari possono – scegliendo in maniera definitiva – avvalersi della detrazione a 10 anni, anziché a quattro come prevede la regola generale del superbonus. La scelta consente di abbassare la rata annuale da portare a detrazione dell’imposta lorda, andando incontro anche ai contribuenti con minore capacità fiscale. Tuttavia, la scelta è possibile solo sulle spese sostenute nell’anno 2022, mentre la prima rata di detrazione dovrà partire dalla dichiarazione dei redditi 2024.