Un uomo di 57 anni è morto asfissiato dopo che un incendio è divampato nella sua abitazione a Mandriole, piccola frazione del comune di Ravenna.

Le autorità hanno subito identificato la vittima in Daniele Ballardini, 57enne che abitava da solo nell’appartamento da cui si sono sprigionate le fiamme. La morte è sopraggiunta per asfissia per le inalazioni di fumo tossiche. L’uomo sarebbe stato colto nel sonno e non avrebbe avuto modo di scappare al tragico destino. Lascia due figlie.

I fatti risalgono alla notte tra Mercoledì 29 e Giovedì 30 Marzo 2023. Poco dopo le 2:30 i vicini hanno lanciato l’allarme notando un acre fumo diffondersi nella zona residenziale di via Antonio Patrignani alle porte di Mandriole. L’area è prevalentemente abitata da strutture immobiliari indipendenti. Si è subito percepito che il fumo si stesse propagando dall’abitazione situata al civico numero 5.

Un giovane vicino di casa ha subito chiamato i soccorsi del 118 e i Vigili del Fuoco temendo per l’incolumità delle persone all’interno di quella casa. Il ragazzo era infatti uscito dalla propria residenza per gettare la spazzatura quando si è accorto dell’aria irrespirabile in tutta la via. Immediatamente ha capito la gravità della situazione e si è lanciato in soccorso. Da una ricostruzione dell’accaduto, sembra che il giovane abbia cercato di salvare l’uomo ancor prima che arrivassero i pompieri. Sarebbe infatti entrato nell’appartamento trovando il corpo privo di conoscenza del signor Ballardini. Avrebbe chiesto aiuto ad altri vicini: un paio di loro senza indugiare lo avrebbero aiutato nel portare l’uomo fuori dall’abitazione la cui aria era ormai irrespirabile.

Mandriole incendio: all’arrivo dei soccorsi l’uomo era già deceduto

All’arrivo dei Vigili del Fuoco l’alloggio era completamente invaso dal denso fumo nero. Ormai era troppo tardi per lo sfortunato abitante dell’appartamento.

I sanitari hanno cercato in tutti i modi di salvare la vita al 57enne ma, nonostante tutti i disperati tentativi, si sono dovuti arrendere e constatarne la morte. L’uomo è deceduto per le inalazioni di fumo.

I pompieri hanno verificato che all’interno non ci fossero altre persone e hanno provveduto ad estinguere la fonte dell’incendio. Le fiamme si sono sviluppate in un adiacente piccolo locale adibito a caldaia. Al momento è ancora in fase di verifica cosa abbia causato il rogo da cui è derivata la tragedia.

Il personale specializzato ha rivelato che le fiamme hanno danneggiato in modo severo sia l’impianto elettrico che quello termico. Le indagini quindi mirano ad appurare che la causa dell’accaduto sia da attribuire a un guasto tecnico. Tuttavia in questo momento non vengono scartate a priori altre possibilità che abbiano innescato il rogo. Gli inquirenti infatti non escludono che a produrre la scintilla fatale possa essere stata una sigaretta.

Il fatto che l’unità immobiliare fosse indipendente escluderebbe, almeno in questa fase di analisi, che l’incendio possa essere stato innescato da terzi.

Sul posto sono sopraggiunti anche i Carabinieri che hanno effettuato i rilievi per accertare la dinamica esatta della vicenda. Il Pm di turno Antonio Vincenzo Bartolozzi ha ordinato il sequestro dell’appartamento e ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.

Un uomo riservato e solitario

Daniele Ballardini, morto nell’incendio dell’abitazione a Mandriole era padre di due figlie, separato e viveva da solo in quell’appartamento. La sua scomparsa ha scioccato gli altri inquilini del complesso residenziale. I vicini lo ricordano come una persona solitaria, che riceveva poche visite nella propria abitazione. Il suo carattere era molto riservato ma sempre educato con chiunque incontrasse.

“Lo vedevo uscire spesso in macchina ma quando ci incrociavamo non andavamo mai oltre al saluto”.

Molte persone del vicinato lo conoscevano soltanto di vista, senza però avere mai approfondito il rapporto. Il carattere schivo dell’uomo pare avesse impedito di allacciare amicizie e conoscenze più profonde.