World Back Up Day, ricorre ogni anno il 31 marzo da ben dodici anni ed è la giornata in cui ci dovremo ricordarci di effettuarlo; a tal proposito questo giorno vuole proprio ricordare la necessità di disporre di un piano di ripristino dei dati nel caso in cui diventino inaccessibili, sia per attacchi informatici o per malfunzionamenti e incidenti. Una procedura che, con il boom dello smart working, è diventata sempre più essenziale per le aziende e gli utenti in genere: secondo secondo i ricercatori di Clusit, sono nel mirino dei cyber attacchi soprattutto per la scarsa consapevolezza e studio, il settore manifatturiero del Made in Italy, tecnico scientifico e i servizi professionali, con organizzazioni meno strutturate e più impreparate ad affrontare rischi cyber. Secondo questi dati, solo nel 2022 in Italia ci sono stati il 7,6% dei cyber attacchi globali, per un totale di 188: un dato allarmante se si pensa che i malware hanno causato oltre la metà di questi, in aumento di 6 punti percentuali rispetto al dato globale. Nel 95% dei casi, le conseguenze si sono rivelate di livello grave a livello economico, sociale e di immagine.

L’importanza di fare il back up

World Back Up Day, l’importanza di effettuare periodicamente il back up: secondo uno studio del Ponemon Institute infatti, il 29% della perdita dei dati a livello globale è accidentale ed è dovuta proprio al fatto che ci si scorda, presi dai mille impegni quotidiani, di effettuare periodicamente il back up soprattutto dei nostri telefoni; quasi un terzo di tutti i Pc al mondo è stato già infettato da almeno un virus in uno scenario dove il 21% delle persone non ha mai eseguito un backup. Ma la chiave per la continuità operativa o per evitare danni economici è proprio il backup, meglio se effettuato offline e regolarmente. Nella maggior parte dei casi si fa in uno di questi due modi: su un disco esterno oppure attraverso Internet.