Gwyneth Paltrow vince il processo che l’ha vista convolta in questi anni. Accusata nel 2016 di aver commesso un incidente sugli sci mentre si trovava in vacanza nello Utah, dopo tutti questi anni esce vittoriosa dal processo civile: la decisione della giuria segna una dolorosa sconfitta in tribunale per Terry Sanderson, l’uomo che ha citato in giudizio Paltrow per oltre 300mila mila dollari per le ferite riportate quando si sono schiantati durante una discesa per principianti.

Cosa era accaduto

Gwyneth Paltrow vince il processo. Cosa era accaduto precisamente durante le vacanze dell’attrice nello Utah nel lontano 2016? Terry Sanderson, un optometrista in pensione fece causa alla Paltrow, attrice vincitrice di un Oscar e fondatrice e CEO di Goop, per le ferite permanenti che afferma di aver subito quando i due si sono scontrati al Deer Valley Resort di Park City, nello Utah, più di sette anni fa: entrambi stavano sciando nella pista per principianti quando involontariamente si sono scontrati; il processo è iniziato solo il 21 marzo scorso ed ha già decretato la vittoria dell’attrice attraverso la giuria che ha deliberato questo giovedì per poco più di due ore prima di emettere il proprio verdetto a favore della Paltrow, la quale ha dichiarato che è stato Sanderson a colpirla da dietro mentre sciava mentre scendeva dalla pista. Non solo: Sanderson, 76 anni, si è rotto quattro costole e ha subito una commozione cerebrale dopo che i due sono caduti giù per il pendio, con Paltrow che è atterrata sopra di lui. Ha presentato una denuncia modificata dopo che una precedente causa da 3,1 milioni di dollari era stata archiviata. Tuttavia, il team di legali della Paltrow ha rappresentato Sanderson come un uomo arrabbiato, anziano e antipatico che negli anni era diventato “ossessionato” dalla sua causa contro l’attrice sopravvalutando anche l’entità delle proprie ferite. I due hanno lasciato il tribunale con sentimenti contrastanti: l’uomo si è detto molto deluso dal verdetto dopo aver salutato l’attrice che gli ha messo una mano sulla spalla augurandogli il meglio.