Destinazione 8, 5 e 2 per mille: è estremamente importante fare una scelta sulla destinazione del proprio gettito fiscale se non si vuole far decidere agli altri dove andranno i propri soldi oppure se non si vuole che questi finiscano nelle tasche dello Stato.

Scegliere a chi dare il proprio 8, 5 e 2 per mille non comporta il pagamento di una tassa maggiore rispetto a quella dovuta, ma solamente la destinazione che si vuole dare alle proprie tasse, magari andando ad aiutare qualche associazione non profit (senza scopo di lucro) che si occupa di una tematica che ci interessa in particolar modo.

In questo articolo, dunque, ci soffermeremo su come operare questa scelta e su tutto ciò che riguarda la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF.

Una delle principali novità che riguarda il contenuto del modello 730/2023 riguarda la “Dematerializzazione delle schede per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF“, ovvero il fatto che da quest’anno i sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale potranno trasmettere direttamente in via telematica le schede relative alle scelte anche senza avvalersi dell’ausilio di un intermediario abilitato.

Ogni contribuente, in particolare, può scegliere la destinazione di:

  • l’8 per mille del proprio IRPEF allo Stato o ad una Istituzione religiosa;
  • il 5 per mille del proprio IRPEF a determinate finalità;
  • il 2 per mille del proprio IRPEF in favore di un partito politico.

Per esprimere la propria scelta il contribuente non deve fare altro che compilare l’apposita scheda (modello 730-1), la quale deve essere presentata integralmente anche nel caso in cui venga effettuata una sola scelta tra quelle consentite.

Tale scelta può essere effettuata anche da quei soggetti che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi 2023 (qui di seguito il link che rimanda all’articolo di approfondimento, pubblicato sempre qui su Tag24, nel quale è presente l’elenco dei contribuenti che non devono presentare il modello 730 e il modello Redditi PF).

Destinazione 8, 5 e 2 per mille: ecco come effettuare la propria scelta e a chi è possibile destinare le proprie tasse

Ogni contribuente può destinare una quota pari all’8 per mille del proprio IRPEF a:

  • lo Stato, operando la scelta per le seguenti finalità:
    • fame nel mondo;
    • calamità;
    • edilizia scolastica;
    • assistenza ai rifugiati;
    • beni culturali;
  • la Chiesa Cattolica, per scopi di carattere religioso o caritativo;
  • l’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno, per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali;
  • le Assemblee di Dio in Italia, per interventi sociali e umanitari anche a favore dei Paesi del terzo mondo;
  • la Chiesa Evangelica Valdese, per scopi di carattere sociale, assistenziale, umanitario o culturale;
  • la Chiesa Evangelica Luterana in Italia, per interventi sociali, assistenziali, umanitari o culturali
  • l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per la tutela degli interessi religiosi degli Ebrei in Italia, per la promozione della conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici;
  • la Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale;
  • la Chiesa apostolica in Italia;
  • l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia;
  • l’Unione Buddhista Italiana;
  • l’Unione Induista Italiana;
  • l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG)
  • l’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”.

Nel caso in cui non venga operata alcuna scelta, l’IRPEF sarà divisa in maniera proporzionale in base alle scelte che vengono fatte dagli altri contribuenti.

Ogni contribuente può destinare una quota pari al 5 per mille del proprio IRPEF a:

  • gli enti del Terzo Settore iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;
  • la ricerca scientifica e l’università;
  • la ricerca sanitaria;
  • le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici;
  • le attività sociali svolte dal comune di residenza;
  • le Associazioni Sportive Dilettantistiche iscritte al Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche a norma di legge che svolgono una rilevante attività di interesse sociale;
  • gli enti gestori delle aree protette.

Se non si sceglie a quale organizzazione non profit inviare una quota delle proprie tasse, queste ultime andranno ad arricchire le casse dello Stato.

La scelta del 2 per mille, infine, può essere effettuata tra i partiti politici che sono elencati all’interno della tabella pubblicata in appendice delle istruzioni sulla compilazione del modello 730.

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