Ficarra e Picone David di Donatello. Nella giornata di giovedì 30 marzo 2023 sono state annunciate le candidature dei David di Donatello. La presentazione delle cinquine si è svolta in Rai, nella storica sede di viale Mazzini. Tra le nomination più ambite citiamo sicuramente Miglior film, Miglior regista, Migliore attore protagonista e Migliore attrice protagonista (su Tag24 trovate l’elenco completo delle nomination dei David di Donatello 2023). Proprio a suscitare più commenti sono i nomi dei cinque interpreti per la categoria Miglior attore. Anzi, sei. Non a caso troviamo:
- Alessandro Borghi – Le otto montagne
- Ficarra e Picone – La stranezza
- Fabrizio Gifuni – Esterno notte
- Luigi Lo Cascio – Il signore delle formiche
- Luca Marinelli – Le otto montagne
Eh sì, perché mentre Alessandro Borghi e Luca Marinelli hanno recitato nello stesso film ma hanno ovviamente due nomination separate, Ficarra e Picone ne hanno una unica. Salvo Ficarra e Valentino Picone sono un duo comico da ben trenta anni e probabilmente per questo motivo è arrivata la decisione di dare una nomination unica ad entrambi per il film “La stranezza“, tra i favoriti di questa edizione.
Ficarra e Picone David di Donatello: la candidatura unica scatena il caos
“Sicuramente uscire dalla comfort zone è un passo in avanti per tutti. Per noi metterci alla prova in un film così significa sicuramente arricchire il nostro bagaglio di esperienza, la nostra professionalità. È anche un’esperienza nuova per il pubblico, vedere mescolati degli attori fuori da steccati, da pensieri, semplicemente vedere uno spettacolo che appunto ha più chiavi di lettura. Ognuno poi prenderà quella che vuole, quella che preferisce, quella che ama. C’è sicuramente la Sicilia ingenua, bellissima e vergine di quegli anni. C’è un Pirandello sicuramente fuori dai dogmi scolastici. Nei Sei personaggi in cerca d’autore c’è poi una rappresentazione teatrale viva sia amatoriale che professionale. Ci sono i rapporti personali, la famiglia, la sorella, l’amore, ci sono tantissime chiavi, è un piatto ricco, è come una caponata“, ha dichiarato Ficarra in una intervista a Movieplayer.
Effettivamente avere una candidatura unica come Miglior attore protagonista per la recitazione in un film sembra come rilasciare una intervista e leggere poi che quelle dichiarazioni sono state dette da entrambi. In realtà quelle parole le ha pronunciate o uno o l’altro. Se ai David però è stato scelto di premiare il loro lavoro di coppia, c’è chi sul web ironizza sulla candidatura all’unisono:
Marinelli e Borghi normalmente con candidature separate, Ficarra e Picone invece un unicum, un agglomerato, un teratoma, un'entità autonoma. BOH. https://t.co/qqylRqgRGo
— Dax (@Daxest) March 30, 2023
accorta solo ora che ficarra e picone sono stati candidati ai david di donatello INSIEME come fossero un’unica entità eviprwgooo ????
— marzia (@fleursparadise) March 30, 2023
Ficarra e Picone nominati insieme, come quando fai tutto il lavoro di gruppo e all'esame gli altri prendono il tuo stesso voto #David #DavidDiDonatello #David68 pic.twitter.com/oJLx5QPL1l
— Lelleonora ????️???? ✊????✊????✊????✊✊????✊???? (@eleonora1684) March 30, 2023
non ho capito perché Borghi e Marinelli candidati (giustamente) separati anche se per lo stesso film, invece Ficarra e Picone organismo unico they/them https://t.co/g0e0iBfFzD
— fippo (@feeppov) March 30, 2023
Ficarra e Picone 2 corpi 1 solo cervello, un unico essere senziente, la coppia che vale uno un po’ tipo concorrente del #gfvip https://t.co/fC2VMqmiNk pic.twitter.com/14aFTGn5uO
— Il farmacista di Lavagna (@neodie) March 30, 2023
ficarra e picone insieme che sono corpo unico penso sia la cosa migliore del mondo vorrei vederli ritirare il premio in simbiosi mentre indossa una unica maglia gigante a questo punto https://t.co/N11BG9TDm7
— Sabrina CM / Stony (@gleescovers) March 30, 2023
La stranezza: trama
Ecco la trama ufficiale del film “La stranezza” di Roberto Andrò con Toni Servillo e Ficarra e Picone: “1920. L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio e Bastiano, due esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro. Un banale disguido impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva nella sua casa nella valle del Caos. Ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova commedia, Pirandello trascorre lì ore inquiete e febbrili durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi, malinconiche apparizioni. Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Giovanni Verga, sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu. Nel teatrino in cui si è radunato l’intero paese, durante la spassosissima recita a un certo punto accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Repentinamente, in sala, l’atmosfera vira dal comico al tragico, e si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono la platea e gli attori. Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato“.
La pellicola cambia poi ambientazione: “Roma, 1921. Al Teatro Valle si è raccolto il pubblico delle grandi occasioni per la prima dei Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. In platea, ci sono anche Nofrio e Bastiano, ospiti dell’autore. La recita inizia e i due assistono sorpresi e rapiti, come d’altronde anche gli altri spettatori, al susseguirsi di situazioni paradossali proposte dal commediografo nella sua commedia, sino a un finale imprevedibile“.