Alfio Cantarella causa morte. È scomparso all’età di 81 anni lo storico batterista dell’Equipe 84 dopo alcuni giorni di ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Magalini di Villafranca di Verona, località veneta dove Cantarella aveva vissuto prima di trasferirsi alla Piccola Fraternità di Dossobuono a seguito della scomparsa della moglie. Il ricordo del cantante Maurizio Vandelli: “Alfio Cantarella mi ha fatto proprio un brutto regalo! Se ne è andato il giorno del mio compleanno! Ciao grande piccolo batterista amico e compagno di tante avventure con l’Equipe 84. Ciao Alfiuzzo!”.
Alfio Cantarella causa morte
Di origini siciliane, da ragazzo si trasferisce a Milano, dove approda nel mondo dello spettacolo nel 1958. Nel 1960 entra a far parte dei Marino’s, primo nucleo di quello che in seguito, dopo l’unione con gli Snakers di Francesco Guccini e Victor Sogliani diverrà inizialmente il complesso de I Gatti e poi, uscito Guccini, il complesso dell’Equipe 84.
Il 19 febbraio 1970 viene trovato in possesso di sostanze stupefacenti in seguito a un blitz della polizia nella sua abitazione in via Solferino; viene arrestato e costretto alla sospensione delle esibizioni. Dopo aver risolto i suoi problemi, nel 1973 rientra a pieno titolo nella formazione. Quando la band conclude il suo percorso musicale nel 1978, Cantarella interrompe l’attività di batterista ma rimane nel mondo dello spettacolo e inizia una lunghissima carriera in qualità di manager e produttore musicale.
Negli anni ottanta produce i lavori di Zucchero Fornaciari e Sergio Caputo e le tournée, come responsabile generale del booking, di artisti come Franco Battiato, Alice, Eugenio Finardi, i Pooh, Miguel Bosé, i Rockets, Giuni Russo, Anna Oxa, Matia Bazar, Mango. Dal 1994, costituisce la “Tutto Musica” con sede a Villafranca di Verona e prosegue l’attività di produttore e organizzatore di eventi musicali. L’esperienza, la conoscenza del mercato e dell’ambiente dello spettacolo unito all’amore per la musica ha portato la società a sviluppare una lunga serie di attività sia nel campo dell’organizzazione che della produzione.
Innumerevoli sono i concerti che ha organizzato sia in Italia che all’Estero. Alcuni degli artisti con i quali la società ha collaborato sono: Lucio Dalla, Vasco Rossi, Zucchero, Beppe Grillo, Maurizio Vandelli, i Ricchi e Poveri, le Orme, I Deep Purple, i Dik Dik, I New Trolls, I Pooh, Shel Shapiro, Francesco Guccini, i Camaleonti, i Nomadi, Nino Frassica, Fiorella Mannoia, Bobby Solo, Cesare Cremonini, Amii Stewart, Ron, Enrico Ruggeri, Luca Barbarossa, Banco del Mutuo Soccorso, Francesco De Gregori, Gino Paoli, 883, Patty Pravo, Antonella Ruggiero, PFM, Iron Maiden, Lùnapop, Keith Emerson, Pitura Freska, Elio e le Storie Tese.
Ha prodotto manifestazioni musicali all’insegna della musica anni sessanta, come “Beat Italia Tour”, con appuntamenti a Trento, Modena, Parma, Venezia, Asti, Mantova, Pordenone, Torino avendo inserito come guest star Spencer Davis Group; continua a produrre spettacoli di grande successo come Verona Beat a Verona, all’interno della quale oltre a tutti i nomi importanti degli anni sessanta sono stati inseriti artisti come i Procol Harum, gli Yardbirds, Creedence Clearwater Revisited e la rassegna “Estate Insieme” per conto della Banca Popolare di Verona.
La carriera negli Equipe 84
Gli Equipe 84 sono stati uno dei gruppi musicali più importanti della musica italiana degli anni ’60 e ’70. Nati a Modena nel 1964, il gruppo era composto da Maurizio Vandelli (voce e chitarra), Victor Sogliani (basso), Franco Ceccarelli (chitarra) e Alfio Cantarella (batteria). Il loro nome deriva dal fatto che nel 1964 esistevano già 83 gruppi musicali nella città di Modena, e gli Equipe 84 si presentarono come il gruppo numero 84.
Il gruppo raggiunse il successo nel 1965 con la loro prima hit, “Io ho in mente te”, che fu seguita da altre canzoni di successo come “29 settembre”, “Ma come fanno i marinai” e “Un angelo blu”. Il loro stile musicale era influenzato dal rock ‘n’ roll americano e dal beat inglese, ma con una forte impronta italiana. Negli anni successivi il gruppo continuò a produrre musica di successo, ma si evolse anche in nuove direzioni musicali, sperimentando con la psichedelia e il rock progressivo. Nel 1968, pubblicarono l’album “Id” che è considerato uno dei primi esempi di rock progressivo italiano.
Nel 1970, il gruppo partecipò al Festival di Sanremo con la canzone “Un angelo disteso al sole”, che non vinse ma divenne comunque un successo commerciale. Nel 1971, il gruppo si sciolse a causa di divergenze interne. Tuttavia, i membri del gruppo continuarono a fare carriera nella musica. Vandelli divenne un produttore di successo, lavorando con artisti come Lucio Dalla e Gianni Morandi, mentre Sogliani si unì ai Pooh, un altro gruppo italiano di successo. Cantarella, invece, divenne un compositore di colonne sonore per film e programmi televisivi.
Negli anni ’80 e ’90, gli Equipe 84 si riunirono diverse volte per concerti di reunion, dimostrando il loro status di leggende della musica italiana. Nel 2016, il gruppo fu premiato con il “Premio alla Carriera” al Festival di Sanremo, riconoscendo il loro contributo alla musica italiana. Sono stati uno dei gruppi musicali italiani più influenti degli anni ’60 e ’70, che hanno contribuito alla creazione di un suono originale e distintivo che ha influenzato generazioni di musicisti successivi. La loro musica è ancora oggi molto amata e ascoltata, dimostrando la loro duratura importanza nella storia della musica italiana.