“Sono toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore ed esprimo a tutti la mia gratitudine per la vicinanza e la preghiera”. Recita così il post di Papa Francesco (ricoverato al Gemelli di Roma) condiviso sul suo profilo Twitter. Intanto il suo quadro clinico è in “progressivo miglioramento”.

Come sta il Santo Padre?

Il pontefice è ricoverato da ieri pomeriggio a causa di una infezione respiratoria. In una dichiarazione rilasciata questa mattina dal direttore della sala stampa del Vaticano, Matteo Bruni, si legge:

Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate.

La Santa Sede ha aggiunto quindi che questa mattina, dopo aver fatto colazione, papa Bergoglio ha letto alcuni quotidiani e ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo, poi, si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera e ha ricevuto l’eucarestia.

Ora si trova in una stanza del Policlinico Gemelli al decimo piano, nell’appartamento “dei Papi”, che già usò per la degenza di dieci giorni relativa all’operazione al colon. Con lui c’è sempre il suo infermiere personale, Massimiliano Strappetti, apparso accanto al Pontefice già dopo l’intervento del 2021.

Per cosa è stato ricoverato il Papa?

Il Papa è stato ricoverato per una forma lieve di bronchite. Già ieri il Vaticano aveva fatto sapere che non si trattava di una infezione da Covid-19. Il Pontefice sarebbe ancora lievemente febbricitante, ma viene descritto in discrete condizioni di salute.

La tac toracica di ieri aveva già escluso conseguenze cardiache e polmonari, ma considerata l’età – Bergoglio ha 86 anni – e le condizioni pregresse i medici non si pronunciano sul periodo di degenza. Probabilmente il Papa resterà all’ospedale Gemelli per almeno altri 2 o 3 giorni prima di essere dimesso. Se non dovesse farcela per la Domenica delle Palme, o comunque se i medici dovessero consigliare qualche giorno di riposo anche fuori dall’ospedale, potrebbe essere il vice decano dal collegio cardinalizio, Leonardo Sandri, a celebrare la messa.