Superbonus, chi può fare la detrazione in 10 anni e come: con la nuova norma in arrivo dalla conversione del decreto legge numero 11 di blocco della cessione dei crediti, aumentano di quattro volte i potenziali beneficiari di chi ha fatto lavori su villette e unità indipendenti e di 5 volte quelli degli interventi nei condomini. Con un’avvertenza: le modifiche non riescono, ancora una volta, a coprire la quota di contribuenti con redditi bassi anche se le soglie di reddito si riducono notevolmente rispetto al superbonus con detrazione fiscale a quattro anni. Con lo stop alla cessione dei crediti d’imposta e allo stop in fattura, la detrazione rimane, in ogni modo, l’unica alternativa per rientrare delle spese per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico.
Superbonus, chi può fare la detrazione in 10 anni e come: aumentano del quadruplo i beneficiari di villette e condomini
Si abbassa l’asticella dei redditi per beneficiare del superbonus 110% dopo le ultime modifiche delle regole uscite lunedì 27 marzo dal Commissione Finanze della Camera e attese in Aula per l’approvazione finale. Le nuove indicazioni permettono di utilizzare la detrazione fiscale del superbonus in 10 anni, rispetto ai 4 previsti precedentemente. Si tratta di un’opzione – che una volta scelta diventa irrevocabile – che riguarda solo i superbonus del 2022. Chi ha fatto lavori di ristrutturazione su villette, unità immobiliari indipendenti e condomini, potrà portare in detrazione lo sconto dall’imposta lorda, senza perdere dei soldi. Inoltre, chi sceglie la detrazione lunga potrà considerare quale primo anno il 2024: dunque, la quota della dichiarazione dei redditi del 2023 salta, rimanendo un anno congelata in vista della successiva.
Superbonus, come si abbassa la rata della detrazione nel 2024
Con l’allungamento da quattro a dieci anni di detrazione fiscale sul superbonus 110% dei lavori targati 2022, si abbassa la rata della detrazione. Ciò consente di non perdere il bonus fiscale per l’incapienza dell’imposta lorda. La quota che non copre l’imposta, infatti, non si recupera più. Da questo presupposto, l’allungamento delle rate abbassa la soglia dei redditi annuali. E la platea di chi può utilizzare la detrazione fiscale al posto dello sconto in fattura e della cessione dei crediti arriva al quadruplo. Addirittura, sul superbonus condomini anche a cinque volte in più rispetto all’attuale platea con detrazione a quattro anni.
Senza cessione crediti e sconto in fattura, bonus edilizi solo con detrazione fiscale
Le stime di chi può fare la detrazione fiscale sul superbonus sono state fornite da Il Sole 24 Ore su elaborazione dei dati Enea. In media, per un superbonus si genera una detrazione fiscale di 125.000 euro per le unità unifamiliari e di 106.000 euro per le unità indipendenti. I lavori sui condomini generano, invece, un complessivo di detrazione di 55.000 euro per ciascuna unità abitativa. Con il superbonus a quattro anni di detrazione fiscale, occorrono almeno 100.000 di reddito annuale per le prime due tipologie di abitazioni, mentre per i condomini ne servono 50.000 euro.
Chi e come può fare la detrazione sul superbonus?
Le novità sul superbonus della conversione del decreto 11 di blocco dei crediti d’imposta abbassa le soglie dei redditi necessari per la detrazione del superbonus. Infatti, per i condomini occorrono redditi per 26.000 euro e per le unità unifamiliari si parte da circa 50.000. In questo modo, la detrazione per 10 anni ha potenziato la platea di chi può utilizzare il superbonus in detrazione anziché ricorrere allo sconto in fattura o alla cessione del credito. I contribuenti che potrebbero rientrare nel superbonus villette con la detrazione passano da 500.000 a 2,2 milioni (quattro volte in più); quelli dei condomini da 2,2 a 11 milioni (5 volte in più). Naturalmente non tutti hanno fatto lavori in superbonus lo scorso anno: le informazioni vanno parametrate sui dati Enea che dicono che nel 2022 gli interventi del 110% sono stati 263.722.