Il 30 marzo del 2013, esattamente 10 anni fa, moriva Franco Califano lasciando un inestimabile patrimonio di canzoni, poesie e opere.
L’amatissimo cantautore, produttore discografico e attore italiano, soprannominato “Il Califfo”, ha pubblicato nel corso della sua carriera 32 album, oltre ad aver scritto complessivamente tra poesie e canzoni oltre 1000 opere. Tra questi, ha prodotto numerosi testi per altri artisti, molti dei quali diventati vere e proprie hit.
Il cantautore, si spense all’età di 74 anni nella sua villa di Acilia, a Roma, a causa di un arresto cardiaco, lasciandoci in eredità alcuni dei testi musicali più famosi di sempre.
Franco Califano: canzoni, carriera, vita privata ed eccessi del cantautore
Sono passati 10 anni dalla morte di Franco Califano, colui che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica d’autore italiana. Nato a Tripoli nel 1938, il cantautore visse la sua vita al massimo, tra arte, donne, e diversi problemi legali per questioni di droga.
I suoi testi divennero celebri perché capaci di affrontare la quotidianità in maniera schietta e sincera ma con fare poetico. Oltre alle sue canzoni, Franco Califano divenne noto anche per aver scritto dei libri.
Il primo fu “Ti perdo. Diario segreto di un uomo da strada” del 1979. Nel 1991, poi, è uscito “Monologhi e poesie romanesche” a cui si aggiungono anche “Il cuore nel sesso. Libro sull’erotismo, il corteggiamento e l’amore scritto da uno pratico” e “Il Calisutra. Storie di vita e casi dell’amore raccontati dal maestro”.
Negli anni 70 e 80, poi, il suo nome è diventato noto anche per via di alcune vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto per aver vissuto la sua vita privata in maniera piuttosto sregolata. Nel 1970, Califano venne arrestato per la prima volta per una vicenda di droga e poi di nuovo nel 1983, con l’accusa di possesso di stupefacenti e in questo caso anche di armi.
Franco Califano, le canzoni su Roma
Risulta quasi impossibile slegare la personalità di Califano dalla città di Roma. Il cantautore, infatti, è celebre per la sua romanità, trasferita anche nei suoi testi.
Califano, infatti, conosciuto anche come il “Prévert di Trastevere”, è riuscito a conquistarsi un posto di rilievo nel panorama della musica italiana e soprattutto della canzone dialettale romanesca, portando sempre in alto il nome della sua bella città, senza mai rinnegarla.
Della romanità l’autore si è fatto voce e interprete, scrivendo versi in grado di conquistare tutti, romani e non. Tra i tanti, si ricordano, “Roma Nuda”, “Mezza Roma” o ancora, “Semo gente de borgata”.
Le ultime canzoni di Franco Califano
L’ultimo album del Califfo uscì nel 2009. Intitolato “C’è bisogno di amore”, è il 28esimo e ultimo album in studio di Franco Califano distribuito dalla “Sony Music”.
Il disco è composto da 12 tracce, tra le quali, “E la chiamano estate” e “La nevicata del ‘56”.
Un anno dopo l’uscita dell’album, l’artista cadde dalle scale nella sua abitazione rompendosi tre vertebre. Questo incidente costrinse il cantautore al riposo forzato e per tale ragione, Califano fu costretto a stare lontano dal palcoscenico per qualche tempo.
L’ultima performance di Califano risale al 21 marzo del 2013 quando il cantautore si esibì al Club Ueffilo a Gioia del Colle. Nove giorni dopo l’artista morì.
Franco Califano, le canzoni per altri artisti
Da sempre autore di testi e poesie, Franco Califano era famoso per aver scritto canzoni non solo per se stesso ma anche per altri artisti. Tra i pezzi più celebri si ricordano tanti brani di successo, tra i quali, “Minuetto” e “La nevicata del ’56” per Mia Martini, “La musica è finita” e “Una ragione di più” per Ornella Vanoni. O ancora, indimenticabili sono anche “Un grande amore e niente più” con cui Peppino Di Capri vinse il Festival di Sanremo nel 1973, “E la chiamano estate”, scritto in coppia con Bruno Martino e “In questa città” per i Ricchi e Poveri.