Che gli sponsor che si occupano di gioco d’azzardo siano un introito incredibile per il mondo del calcio ormai lo sappiamo da anni. Il dibattito sul tema però, dal decreto dignità che ha vietato ai club si Serie A questa possibilità, fino ad oggi è sempre stato acceso. Se da una parte il Ministro allo sport Abodi apre all’eventualità di una revisione della norma, dall’altra il Movimento 5 Stelle si dice assolutamente contrario.

Sponsor gioco d’azzardo nel calcio, il divieto dal 2018

Il legame tra mondo del calcio e gioco d’azzardo online ha mosso in questi anni un mercato da diversi milioni di euro. Le società sportive guadagnano introiti importanti grazie alla vendita degli spazi pubblicitari e dall’altra parte i casinò online ottengono una visibilità mondiale. Costantemente infatti vediamo sulle maglie dei club più importanti il logo dei siti che si occupano di scommesse sportive e gioco in rete.

La sponsorizzazione del gioco d’azzardo, in particolar modo con l’avvento e con lo sviluppo del digitale, è stata accompagnata da diverse campagne pubblicitarie in tutto il mondo dello sport e soprattutto del calcio. Ne sono un esempio la Premier League, la Liga spagnola, la Bundesliga tedesca, la Ligue 1 francese e, perlomeno fino al 2018, anche la nostra Serie A. Nel nostro paese, infatti, non è assolutamente più possibile legare il mondo dello sport in generale a quello dei casinò. A cambiare completamente gli scenari è stata l’introduzione del Decreto Dignità, che tanto fece e fa discutere. Si tratta di un atto voluto dal governo a maggioranza Movimento Cinque Stelle e Lega. La legge in questione prevede il divieto assoluto di attuare delle pubblicità legate in qualsiasi maniera al gioco d’azzardo. La volontà del governo fu chiara e decisa. L’obiettivo era quello di ridurre il più possibile i casi di ludopatia, pur portando, in questo modo, un crollo economico rilevante nelle casse dei club.

La posizione del Ministro allo sport Abodi

Tuttavia, Valentina Vezzali, sottosegretaria dello sport per il governo Draghi, già lo scorso anno aveva preannunciato la possibilità di reintrodurre parzialmente la pubblicità sulle scommesse. A prendere di nuovo in considerazione l’idea è stato il Ministro Andrea Abodi che nella giornata di ieri ha risposto all’interrogazione di Elisabetta Piccolotti (AVS). “Quali iniziative di propria competenza intenda adottare per rivedere l’attuale normativa sulla pubblicità e le sponsorizzazioni delle società di scommesse sportive” era l’oggetto della discussione.

“Penso che il tema vada discusso – ha detto Abodi – e non agirò mai da solo per una questione del genere. Serve un’ampia concertazione passando per il necessario percorso parlamentare, ci sono sensibilità diverse che vanno rispettate. Comprendo lo spirito della norma, mi permetto però di dire che dobbiamo fare degli approfondimenti ulteriori. Il nostro Paese è l’unico in Europa ad avere questo tipo di restrizioni, non vuol dire tutto ma sicuramente significa qualcosa, credo che l’obiettivo fondamentale debba essere quello di un sistematico contrasto al gioco illegale o irregolare che alimenta l’economia criminale. Ritengo sia ipocrita vietare il diritto alla scommessa e poi consentire una comunicazione parallela agli stessi siti che, promuovendo semplicemente un indirizzo web, portano comunque a scommettere”.

Sponsor gioco d’azzardo nel calcioLe dichiarazioni del Movimento 5 stelle

Posizione totalmente diversa quella del Movimento 5 stelle. In una nota a nome dei parlamentari delle commissioni Cultura di Camera e Senato si legge: “Pur apprezzando le parole di Abodi quando ha detto che su questo tema non agirà mai da solo e che serve un ampio dibattito tra le forze politiche, siamo fermi nel ribadire la nostra assoluta contrarietà ad ogni forma di reintroduzione degli spot sul gioco d’azzardo nel calcio e nello sport in generale”.

E ancora: “Noi pensiamo, al contrario di quanto detto da Abodi, che il nostro Paese rappresenti in questo momento un esempio da seguire per gli altri Stati europei. La lotta all’azzardopatia passa inevitabilmente da una riduzione dei messaggi pubblicitari, soprattutto quando sono presenti in eventi così seguiti dal grande pubblico come quelli calcistici e sportivi in generale. Diciamo no al ritorno dell’azzardo nel mondo del calcio e dello sport italiano”, concludono i 5 stelle.

Un’ipotesi al momento, un argomento ancora da approfondire, ma che già preannuncia battaglia.