Ernesto Garcia Sejas causa morte, storia, tappe della carriera del grande disegnatore del celebre fumetto western Tex. Un grande maestro che il mondo delle vignette saluta con stima e affetto.
Aveva 81 anni ed è morto in Argentina il 28 marzo 2023. Scopriamo insieme tutti i dettagli sul suo caso e le curiosità riguardo al suo vissuto e il suo sviluppo come fumettista.
Ernesto Garcia Sejas causa morte
L’uomo faceva parte del team di disegno di Tex dal 2007 ed era uno storico disegnatore del fumetto. Nato nel 1941 vicino Buenos Aires, il fumettista argentino viene presto ricordato da Bonelli, con un post commemorativo, nel quale vengono ricordate le origini, oltre alla brillante carriera e ai suoi migliori successi. Non sono ancora noti dettagli sulle cause del decesso.
Origini e Biografia
Ernesto García Seijas è nato a Ramos Mejía, in provincia di Buenos Aires, Argentina , il 1 giugno 1941. Il maestro della Bonelli ha mosso i suoi primi passi nel mondo del disegno fin dalla più tenera età. Ha cominciato a fare i suoi primi sketch con il gesso per le strade della sua città natale o su qualsiasi carta trovasse. I suoi amici, sorpresi dal suo hobby, iniziarono a chiamarlo con il soprannome “Pincelito”, in onore di una popolare pubblicità dell’epoca che il ragazzino aveva preso come riferimento.
A dodici anni, motivato dal fratello fumettista pubblicitario, decide di iscriversi alle Belle Arti, che finisce per abbandonare per disinteresse per via di quelle materie che non erano legate al disegno. Successivamente decide di frequentare le Pitman Academies dove studia disegno per due anni. Autodidatta, ha letto alcuni libri di Andrew Loomische, cosa che ha contribuito a perfezionare e lucidare il suo stile per entrare nel cuore della sua professione.
Tra gli anni ’60 e ’70 ha successo grazie al suo sodalizio artistico con lo sceneggiatore Héctor Oesterheld, sviluppandosi su serie come “Tom de la pradera”, “Léon Loco” e “Cuaderno rojo de Ernie Pike”.
Tra i suoi primi lavori arrivati in Italia abbiamo quelli realizzati per la Ediciones Record e e che escono in serie tra le pagine delle riviste “Lanciostory” e “Skorpio”, tra questi consideriamo “Bruno Bianco” (con sceneggiatura di Carlos Trillo), “Helena” (scritto da Robin Wood e pubblicato per quasi un decennio) e “L’uomo di Richmond” (sviluppato sui testi di Andrea Mantelli).
Negli anni novanta comincia la sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore per cui realizza storie a fumetti delle serie Julia, Le avventure di una criminologa e il famoso Tex.
Curiosità
Vogliamo ricordare Ernesto García Seijas tramite alcune parole che il fumettista ha pronunciato durante delle interviste, rivelando qualche dettaglio in più riguardo alla sua professione, alle sue ispirazioni, ai generi che ha sempre prediletto, nel momento in cui ha iniziato a disegnare.
Per esempio, il fumettista si augurava che la sua arte potesse raggiungere anche le future generazioni, tramite il suo sforzo continuo di raggiungere e toccare il lettore e anche tramite la presenza del Buono e del Bello, all’interno delle sue tavole, come lui stesso dice. Inoltre, afferma che le storie hanno una speciale validità, un ingrediente fondamentale, per continuare ad avvincere il lettore.
Ma, nonostante i plausi ottenuti dal suo pubblico e dalla critica, Ernesto García Seijas sentiva di non essere ancora riuscito ad ottenere ogni cosa dalla sua arte: “Sono molto felice di sapere che faccio qualcosa di bello, di positivo, ma soffro molto all’idea di non essere in grado di raggiungere e rappresentare sempre quello che davvero sento.”
Riguardo ai suoi generi e ai suoi personaggi preferiti, ci faceva sapere che ama il poliziesco, l’avventura e anche il fumetto di carattere romantico e che ama disegnare donne e bambini, ma preferisce farlo quando sono felici.
Ancora, raccontava che per lui l’esperienza di lavorare in Italia è stata necessaria: “lavorare all’estero è necessario per sopravvivere, dal momento che solo lavorando per certi giornali di Buenos Aires è possibile fare una carriera sui fumetti e poter guadagnare.”