Siena è famosissima per il fantomatico Palio che si svolge in Piazza del Campo. È uno degli appuntamenti più sentiti, spettacolari e famosi al mondo; ha origini antiche e ancora oggi rappresenta una delle competizioni più famose e più vissute in Italia. Per i Senesi, questa storica corsa assume il significato di una vera e propria battaglia che impegna a fondo ogni cittadino. Tramite questa, la Contrada che vince, potrà vantare la propria supremazia su tutte le altre.

Palio di Siena, origini e storia

Le primissime tracce di una forma di Palio nella città di Siena risalgono al XII secolo: all’epoca, la competizione comportava di attraversare le vie della città raggiungendo il Duomo Vecchio e si chiamava Palio alla Lunga. Dal XIII secolo, la manifestazione venne dedicata a Santa Maria Assunta, regina e patrona della città, e cominciò a far parte delle celebrazioni dell’Assunta insieme all’offerta dei ceri e dei censi alla Madonna; il premio per il vincitore era un drappo di stoffa preziosa decorato, chiamato “pallium”, da cui deriva proprio la parola Palio.

All’inizio del seicento la corsa venne trasferita in Piazza del Campo per motivi di sicurezza: nel palio “alla lunga” i cavalli correvano a tutta velocità nelle strette vie della città, era molto pericoloso. Così si passo al Palio “alla tonda”, che si svolge in Piazza del Campo. Il primo fu il 2 Luglio 1652 e da quel momento si decise che non solo i nobili avrebbero corso ma sarebbero state le contrade stesse a decidere il proprio fantino.

Quali sono le date del palio di Siena?

Le date in cui si tiene il Palio sono Il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno. Si tratta dell’antichissima festa religiosa e civile senese (che segna il momento conclusivo delle Feste di mezz’agosto dedicate alla Vergine Assunta patrona della città) che si svolge nella bellissima Piazza del Campo trasformata per l’occasione in un grande ippodromo. Sono solo dieci le contrade, delle diciassette totali in cui si suddivide la città, che grazie ad un sorteggio, partecipano alla corsa.

Ogni cavallo rappresenta una contrada, e tutti i cittadini di Siena sentono profondamente il loro legame alla contrada di appartenenza, soprattutto durante i giorni del Palio, quando ogni rione è posto in competizione con gli altri. Quali sono le contrade di Siena che possono partecipare al Palio? Ogni Contrada è come una piccola città dentro Siena, ognuna ha proprie ambizioni orgoglio tradizioni. Ciascuna di esse ha il nome di un animale e dei limiti da rispettare, tali limiti furono stabiliti con una legge costituzionale nel 1729. Ogni Contrada inoltre ha un simbolo, una bandiera, una Chiesa per le funzioni religiose, un museo con cimeli e costumi e una stalla per i cavalli. Ecco quali sono quelle attive:

Terzo di Città
• Nobile Contrada dell’ Aquila
• Contrada della Chiocciola
• Contrada Capitana dell’Onda
• Contrada della Pantera
• Contrada della Selva
• Contrada della Tartuca

Terzo di San Martino
• Contrada Priora della Civetta
• Contrada del Leocorno
• Nobile Contrada del Nicchio
• Contrada della Torre
• Contrada di Valdimontone

Terzo di Camollia
• Nobile Contrada del Bruco
• Contrada del Drago
• Contrada Imperiale della Giraffa
• Contrada Sovrana dell’ Istrice
• Contrada della Lupa
• Nobile Contrada dell’Oca

Come si svolge il Palio a Siena?

Il cavallo viene assegnato e nessuna Contrada può cambiarlo, neanche se il cavallo dovesse morire prima della gara. I Fantini invece vengono dalla Maremma, sono butteri abilissimi anche nel cavalcare senza sella e a farsi largo tra i cavalli che gli impediscono di passare.
Il Palio inizia con una manifestazione in cui gli Alfieri fanno volteggiare, drappeggiare e volare in alto le bandiere per poi riprenderle e ricominciare. Si tratta di un onore grandissimo. Ci si veglia alle sei del mattino per la Messa, dopodiché i delegati delle Contrade porteranno il “palio” nella Chiesa della Madonna di Provenzano, il 2 luglio e in Duomo, il 16 agosto.

La festa inizia alle sei del pomeriggio, con un corteo di Alfieri con bandiere, tamburi, cavalieri con i costumi, cavalli ricoperti di lucenti gualdrappe. Segue poi il paggio che precede i fantini. Ultima meta del corteo è Piazza del Campo che è stata addobbata per l’occasione. Quindi i Fantini montano a cavallo e si allineano presso una fune tesa, detta canapo. Quando tutti son ben allineati il canapo vien fatto cadere e i cavalli fanno tre giri del Piazzale con vari incitamenti. Dopo di che il Fantino vincitore viene portato in trionfo dagli abitanti della sua Contrada e la festa si conclude con banchetti e festeggiamenti fino a tarda notte. L’atmosfera che si respira in questi giorni di festa è veramente speciale, per tutta la città si svolgono banchetti, balli, parate e festeggiamenti, accompagnati da musiche e canti tipici delle diverse contrade, che si distinguono anche grazie ai loro colori caratteristici, alle loro bandiere e alla loro storia.

Perché ogni cittadino Senese, è prima di tutto il membro di una contrada, con una propria tradizione, una propria sede, una propria chiesa. Ogni rione, ha poi il suo prezioso Museo dove sono custoditi tutti i Palii vinti, oltre a numerosi altri cimeli che testimoniano la storia centenaria della contrada. Ma a questa manifestazione partecipano numerosi anche centinaia di turisti, che ogni anno si riuniscono in Piazza del Campo per assistere a questa corsa suggestiva ed unica nel suo genere. E non bisogna dimenticare anche lo spettacolare e colorato corteo storico che si svolge sempre, prima dell’inizio di ogni Palio, per commemorare le antiche istituzioni della Repubblica Senese, e che vede partecipare circa settecento figuranti, tra musicisti, sbandieratori, cavalieri e comparse varie.

Gaia Acerbis