Tutti sanno chi è Pinocchio, il burattino bugiardo più amato al mondo. Forse non tutti invece sanno che il famoso film Disney che ha conquistato milioni di bambini è tratto dal romanzo italiano “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino“ di Carlo Collodi.
Disney, affascinato dalle avventure tragicomiche di Pinocchio, una marionetta animata scolpita dal falegname Geppetto, che grazie all’aiuto della Fata Turchina riesce a maturare moralmente fino diventa un bambino vero, decide di realizzarne un cartone animato, modificando però a proprio piacimento la trama originale con qualche piccolo cambiamento.
Pinocchio, le differenze principali tra film e libro
- Innanzitutto, la favola Disney non inserisce Mastro Ciliegia, personaggio di fondamentale importanza in quanto, all’inizio del libro, regala a Geppetto il pezzo di legno che diventerà il burattino protagonista.
- Altri cambiamenti coinvolgono due personaggi centrali: la Fata Turchina e Mangiafuoco. La prima, nel film viene descritta come un’entità divina che abita in cielo, una donna fatata con lunghi capelli biondi. L’originale Collodi è invece una figura molto più umanizzata, una bambina con i capelli turchini.
Stromboli, rinominato Mangiafuoco nel film, viene dipinto come il burattinaio antagonista che un giorno userà Pinocchio come legna da ardere. Contrariamente, il libro lo ritrae come una persona burbera, ma dal cuore tenero.
- Gli animali protagonisti Disney sono antropomorfi, camminano a due zampe e indossano vestiti umani, pensiamo ad esempio al Grillo Parlante, al Gatto e alla Volpe. Collodi invece descrive questi personaggi come veri e propri animali con la sola capacità umana di saper parlare.
- A proposito di animali Collodi racconta che Pinocchio, stanco di sentirsi rimproverare dal Grillo, decide di ucciderlo schiacciandolo sul muro con un martello. Questa drammatica scena venne considerata assai inappropriata per un pubblico formato da bambini, il Grillo Disney rimane quindi vivo e vegeto per tutta la durata della pellicola, assumendo il ruolo di narratore, cosa che nel libro non accade.
- Nel finale della storia entra in gioco la figura della balena, che Collodi definisce e descrive come “pescecane”. E quando Geppetto, disperso in mare alla ricerca del figliolo perduto, viene inghiottito nella pancia del mammifero è Pinocchio a sacrificarsi e salvare il padre. Nel film questo eroico gesto basta a convincere la Fata Turchina e trasformarlo in un bambino vero. Collodi punisce Pinocchio più aspramente, e prima di ricompensarlo con la vita vera, decide di farlo lavorare e faticare.
Ludovica Graberi