Russia e Ucraina contro il Cio. Non sono destinate a placarsi le polemiche dopo che il Comitato olimpico internazionale si è espresso in modo favorevole alla partecipazione degli atleti russi e bielorussi alle manifestazioni sportive internazionali. Una decisione che continua a scontentare un po’ fermo restando che poi ogni federazione sportiva mantiene la propria autonomia decisionale. Fra i vari protagonisti, erano attese le repliche degli esponenti ucraini dopo le critiche arrivate dalla Russia.

Il campione olimpico ucraino di boxe Wladimir Klitschko ha affermato che il presidente del Cio Thomas Bachserve i colori e gli interessi della Russia” condannando la decisione come hanno fatto diversi esponenti politici di Germania, Polonia e Lituania. Il World Athletics ha dichiarato che non revocherà il divieto agli atleti russi e bielorussi, l’ente internazionale di ginnastica Fig ha affermato che il divieto rimarrà in vigore per il momento e gli organizzatori dei Giochi Europei in Polonia hanno anche affermato che nessun atleta dei due paesi parteciperà.

Russia contro il Cio

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che le condizioni legate a un ritorno includevano elementi di discriminazione poiché lui e altri funzionari russi vogliono un ritorno completo e non senza bandiera. Martedì il Cio aveva proposto alle federazioni sportive di consentire il ritorno di russi e bielorussi come atleti neutrali e secondo criteri rigorosi, come non sostenere attivamente l’invasione dell’Ucraina e non allenarsi come club con legami con la sicurezza e le forze armate. Il Cio ha anche escluso gli sport di squadra dalla proposta e ha affermato che prenderà una decisione sulla loro partecipazione alle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno in una fase successiva. Il portavoce di Putin ha quindi parlato all’agenzia di stampa statale Tass: “Continueremo a difendere gli interessi dei nostri atleti in ogni modo possibile. Queste raccomandazioni sono state caratterizzate come contenenti elementi di discriminazione, il che è inaccettabile“.

Il ministro dello sport russo Oleg Matytsin, in una dichiarazione sul canale Telegram del ministero, ha definito la decisione del Cio “arbitraria e la sua decisione separata riguardante gli sport di squadra è apertamente discriminatoria“. Il presidente del Comitato olimpico russo (ROC) Stanislav Pozdnyakov ha affermato, secondo la Tass, che “i parametri annunciati sono assolutamente inaccettabili“, lo status neutrale “una violazione dei diritti umani” e “le condizioni proposte irragionevoli, legalmente infondate ed eccessive“.

Ucraina contro il Cio

Wladimir Klitschko, medaglia d’oro nel 1996 ed ex campione del mondo dei pesi massimi, ha definito la decisione del Cio “una falsa bandiera. Thomas Bach serve i colori e gli interessi della Russia. Questa decisione contamina lo spirito olimpico ed è come questa guerra: una sciocchezza“. Il capo olimpico ucraino, Vadim Gutzeit, ha dichiarato su Facebook che continueranno a fare sforzi affinché “nessun patriota z entri nelle arene sportive internazionali“, riferendosi alla lettera z che viene utilizzata in Russia a sostegno della guerra.

Il no di atletica e Giochi Europei

World Athletics e European Games hanno confermato che russi e bielorussi non sarebbero stati ammessi ai loro eventi. “Non c’è alcun cambiamento nella posizione di World Athletics, come delineato dopo la nostra riunione del Consiglio la scorsa settimana. Come ha affermato ieri il Cio, è responsabilità delle rispettive federazioni internazionali di decidere in merito“, si legge in una dichiarazione ufficiale dell’ente che gestisce l’atletica su scala mondiale.

Gli organizzatori dei Giochi europei fissati per giugno e luglio a Cracovia hanno anche affermato che la decisione di ottobre di vietarli “rimane invariata” dopo la proposta del Cio di martedì. La Fig ha anche affermato che il suo divieto rimane in vigore per ora e che il suo comitato esecutivo esaminerà la raccomandazione del Cio nella sua prossima riunione, per la quale non è ancora stata fissata una data.