Sanzioni economia russa. “Le sanzioni possono avere un effetto negativo sull’economia nazionale”. Per la prima volta dall’inizio del conflitto ucraino, il presidente russo Vladimir Putin ammette che nel medio termine il paese potrebbe vivere delle ripercussioni dovute alle contromisure occidentali. Il leader del Cremlino si è rivolto al suo popolo durante un incontro con il governo trasmesso in diretta televisiva, elogiando l’adattamento dei russi alla nuova situazione di conflitto. Il sotto testo, però, tradisce la necessità di compattare il paese di fronte a una situazione tutt’altro che rosea. Le entrate del governo vengono ridotte e l’economia moscovita si è spostata su una traiettoria di crescita inferiore, probabilmente in realtà a lungo termine. È quanto sostiene in un lungo articolo il Wall Street Journal secondo il quale “l’economia russa sta per crollare”.
La profezia del Wall Street Journal: “l’economia russa sta per crollare”
Tra le motivazioni la carenza di forza lavoro, che si è ridotta da quando i giovani vengono mandati al fronte o fuggono dal Paese per paura di essere arruolati e l’incertezza, che frena gli investimenti delle imprese. Non solo, a questi problemi si aggiungerebbe anche la strategia di Vladimir Putin, che era convinto che le forniture energetiche russe avrebbero limitato il sostegno dell’Europa all’Ucraina. In realtà, l’Occidente ha fornito di armi sempre più avanzate e le entrate provenienti dal settore energetico di Mosca si sono dimezzate. Le spese per la guerra però sono sempre in crescita, così il deficit di bilancio è cresciuto sempre di più. Alla difficile situazione si aggiunge la svalutazione del rublo.
Ora Zelensky tende la mano alla Cina
“L’economia russa sta entrando in una regressione a lungo termine”, ha concluso e predetto Alexandra Prokopenko, un ex funzionario della Banca Centrale Russa, che ha lasciato il Paese poco dopo l’invasione. Quella di questi giorni è una Russia sulla difensiva, quindi attacca. Lo ha fatto questa mattina il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, tornato a lanciare avvertimenti all’occidente: “La guerra ibrida della Russia con i Paesi ostili durerà a lungo” dice “abbiamo bisogno di fermezza, fiducia, concentrazione e unità attorno al Presidente”. Dichiarazioni che arrivano poi nello stesso giorno in cui Volodymyr Zelensky rilascia un’intervista all’Associated Press, che suona come un invito su carta bollata al leader cinese Xi Jinping. “Siamo pronti a vederlo a Kiev”, ha spiegato il presidente ucraino “Ho avuto contatti con lui prima della guerra su larga scala. Ma durante tutto questo anno, più di un anno, non ne ho più avuti”. Una mano tesa al principale interlocutore del Cremlino, quando sta per partire la vasta controffensiva ucraina sul campo con l’aiuto dei nuovi armamenti occidentali. Intanto, l’Istituto per lo studio della guerra rivela come i mercenari del Gruppo Wagner abbiano conquistato circa il 65% della città di Bakhmut, nella regione orientale ucraina di Donetsk.