Sparatoria Nashville scuola cristiana: è di poche ore fa l’ultima irruzione di Audrey Hale alla Covennat School. Si parla di un attacco premeditato, mosso dall’odio che la studentessa nutriva per l’istituto in questione. La dinamica è stata quella tipica di un killer, la giovane entra, fa irruzione e uccide tre studenti e tre adulti, la studentessa aveva frequentato l’istituto da bambina, descritta come una bambina dolce, ma troppo silenziosa. Ne abbiamo parlato ad Open Day, su Radio Cusano Campus, con Padre Alessio Meloni. “Il primo elemento di riflessione che voglio condividere è il grande dolore che provo per la vita di questa giovane, una vita che si è conclusa, una studentessa che aveva fortissimi disagi – ha detto Padre Alessio Meloni – altrettanto grande è il dolore che provo per le vittime. La situazione che si è verificata non è nuova, siamo tutti a conoscenza della frequenza con cui si verificano episodi simili. E’ la 130esima sparatoria dall’inizio dell’anno, c’è un problema socio-politico dietro l’accaduto, l’uso delle armi da fuoco possedute dai privati cittadini supera di gran lunga il numero degli abitanti. Ci sono quasi 400milioni di armi da fuoco possedute dalle persone, una situazione pericolosa che ha radici profonde. A questa si aggiunge la fragilità dei giovani, un dato che discende dalla fragilità delle famiglie, del tessuto familiare e sociale”.

Sparatoria Nashville scuola cristiana, il ruolo della Chiesa e degli adulti: cosa si può fare?

Sparatoria Nashville scuola cristiana: qual è il ruolo della Chiesa, oggi, in una società sempre più frammentaria e fragile. Come, la Chiesa, può riposizionarsi e riappropriarsi della sua naturale centralità sociale e spirituale? “Noi continuiamo a chiederci il perché di una legislazione libera e liberalizzante, è noto che da tempo si opterebbe per una certa restrizione, maggiori controlli, divieto della licenza dell’uso delle armi d’assalto. Il possesso d’armi ha un radicamento non facilmente sradicabile, ma sottolinea il diritto all’auto possesso all’autodifesa in maniera inamovibile – ha sottolineato Padre Alessio Meloni – non parliamo di una scuola cattolica, ma parlo volentieri del problema perché tocca l’umanità. La ragazza che ha commesso la strage si trovava all’interno di una scuola presbiteriana, appartenente alla cosiddetta chiesa protestante. E’ doloroso apprendere che un fatto di tale portata si consumi in una delle agenzie formative per eccellenza, un luogo dove le ragazze trascorrono gran parte delle loro giornate”.