Arriva da Hong Kong la singolare strategia messa in atto da una compagnia assicurativa per motivare i propri dipendenti, che prevede il ricorso a schiaffi motivazionali tra i colleghi giudicati meno abili.

Hong Kong, gli schiaffi motivazionali tra colleghi per una maggiore disciplina ed efficienza

La notizia sembra troppo bizzarra e assurda per essere vera, invece lo è. Una compagnia assicurativa di Hong Kong, evidentemente scontenta dei risultati del proprio personale dipendente, avrebbe spinto questi ultimi a prendersi letteralmente a schiaffi – motivazionali, ovviamente – tra loro.
La denuncia è arrivata attraverso una pagina Facebook nella quale alcuni utenti del social network parlavano delle ingiustizie subite sul luogo di lavoro. Tra queste, è stato pubblicato anonimamente un poster nel quale si leggeva come, durante la cena annuale dell’azienda, fosse stato detto ai dipendenti con ruoli inferiori e con prestazioni giudicate non all’altezza degli standard aziendali, di schiaffeggiarsi a vicenda. L’obiettivo: incrementare disciplina e motivazione sul lavoro.
L’iniziativa sarebbe stata proposta da un supervisore della compagnia che avrebbe diviso in coppie alcuni lavoratori tra quelli che vendevano meno assicurazioni, esortandoli a schiaffeggiarsi tra loro. Dopo un’iniziale riluttanza, in cui i dipendenti, stando alle testimonianze riportate dal South China Morning Post, sono rimasti “tutti bloccati per alcuni secondi”, i lavoratori avrebbero effettivamente iniziato a colpirsi a vicenda.

Hong Kong, gli schiaffi motivazionali e le critiche sui social media

L’iniziativa intrapresa da questa compagnia di assicurazione conferma la cultura del controllo ossessivo, capace di sconfinare in vere e proprie violazioni dei diritti, presente a Hong Kong e confermato da altri fatti recenti, altrettanto singolari, come la censura di un particolare episodio del celebre cartone animato dei Simpson.
Una volta venuto alla luce, tuttavia, questo particolare episodio ha scatenato una serie di critiche e proteste nei confronti della compagnia di assicurazione protagonista, rimasta non identificata ma da alcuni addirittura paragonata a una setta. Sui social media si è diffuso un sentimento di sgomento e shock per questa “umiliante e violenta strategia motivazionale”, e l’azienda è stata accusata di trattare i propri dipendenti come “giocattoli”. In altri utenti, invece, ha prevalso la rabbia verso questo trattamento, da loro giudicato inumano, e hanno dichiarato che la società dovrebbe essere segnalata al dipartimento del lavoro di Hong Kong.
Non sono mancati, però, anche coloro che hanno messo in dubbio la veridicità della notizia, sottolineando come di quanto sostenuto non vi siano riscontri verificabili né video di sorta.