“Ciao Gianni, ti teniamo nel cuore“. I campioni italiani del Mondiale 1982 salutano il grande giornalista Gianni Minà. Bruno Conti, Beppe Bergomi, Antonio Caberni e Franco Causio hanno scritto un post congiunto su Facebook con cui ricordano, e salutano, il loro amico Gianni Minà. Dopo il mondo della politica, dello spettacolo e del giornalismo, Minà è ricordato anche dal mondo del calcio.
Il post degli Azzurri campioni del Mondiale 1982: “Ci mancherai”
“Il modo migliore per conservare gli amici è tenerli nel cuore“, scrivono gli azzurri campioni del mondiale di Spagna attraverso un post sui social, per salutare Minà. “Ciao Gianni – si legge sui profili di Conti, Bergomi, Cabrini e Causio – grande giornalista, scrittore, conduttore ma soprattutto amico. Ci mancherai. I campioni del mondo del 1982“. Causio, oltre a pubblicare una foto del giornalista, ne aggiunge anche un’altra che lo ritrae con Minà al centro e fra gli altri, con Francesco Graziani, Antonio Cabrini e Bruno Conti. Gianni era infatti conosciuto prima per la sua empatia, poi per la sua caratura da giornalista. Capiva gli animi delle persone e riusciva ad entrare in sintonia con loro. Famosa era la sua amicizia con il campionissimo di Box, Muhammad Alì, che più di una volta venne in Italia proprio per Gianni.
Chi era Gianni Minà
Minà è stato uno dei giornalisti più importanti d’Italia. Dopo gli inizi a Tuttosport, si afferma alla RAI, dove conduce diversi programmi tra cui La Domenica Sportiva. A renderlo unico però sono le sue interviste ai grandi dello sport: da Diego Armando Maradona a Muhammad Ali. Memorabili i suoi reportage sulle lotte e il riscatto dell’America Latina, all’epoca delle dittature militari. È diventata un classico la sua intervista a Fidel Castro che nel 1987, in un colloquio fiume durato 16 ore, raccontò per la prima volta a un giornalista occidentale i dettagli della sua amicizia con il Che e i sogni, realizzati e non, della rivoluzione cubana. Nel 1981 il Presidente Pertini gli ha consegnato il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo. Ha collaborato per anni di quotidiani quali la Repubblica, l’Unità, Corriere della Sera e Il Manifesto.
La Camera ardente in Campidoglio
Il Comune di Roma ha allestito in Campidoglio la camera ardente di Gianni Minà. Ospitata nella Sala della Promoteca, la camera ardente sarà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 19 del 29 marzo. Al momento non si hanno ancora informazioni sulla data dei funerali anche se è probabile che, come per Maurizio Costanzo, si terranno nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.
Gianni Minà nacque il 17 maggio 1938 a Torino. E si è spento il 27 marzo all’età di 84 anni, a causa di una malattia cardiaca.